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Maria Jikuu + Go Tsushima + Ottaven – 19/09/10 Circolo Creassant (Brescia)

Avevo appena iniziato a nutrire poco eleganti sentimenti d'invidia verso i genovesi e il loro Spazio Targa (che in questi giorni ospita Burial Hex, Ur, Corpoparassita e il duo Pilia/Malatesta) quando a distogliermi dai malsani pensieri spunta questa data bresciana. Gruppi mai sentiti, locale visto con la cosa dell'occhio ma mai frequentato: si va! Il Creassant è un piccolo capannone ristrutturato che funge da officina di bici (in maggioranza a scatto fisso, direi) e galleria d'arte all'insegna di un moderno artigianato.

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Ur/Iron Molar – Split CD (Fucking Clinica/Alampo/Locust Swarm, 2009)

Si incrociano, in questo CD, due delle più prolifiche realtà del sottobosco industrial/ambient nostrano, accomunate tra l'altro da radici che affondano nell'hardcore dei '90. Quasi un'ora di musica equamente divisa, con gli Ur che frazionano la loro porzione in quattro tracce, contro l'unico, monolitico brano degli Iron Molar.

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Monychus – Cuore Casto (Autoprodotto, 2008)

Oggi è stata una giornataccia. Era partita meravigliosamente con Ur e Ninni Morgia poi la mia legnosa manualià verso il bricolage l'ha mandata totalmente a quel paese. Solitaria e mortificante cena a base di omelette e Tavernello (sì, avete capito bene) e Monychus. Che aggiungere d'altro… che me li merito. Qualcuno li avrebbe ignorati, come fa con chi è immeritevole o non va ai suoi concerti. Io invece, allargo ecumenicamente le braccia. Testosterone, un pasticcio di thrash, old-core e grunge '93 (anche io sono uno storico che vi credete ;-).

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UR / Craig Hilton – I Will Be The Light (Afe, 2008)

La nuova rappresentazione del terzetto genovese degli Ur, questa volta affiancato sebbene solo virtualmente dalla one man band Craig Hilton, continua il proprio viaggio post-apocalisse, intrapreso anni orsono, all'interno di cavi elettrici ed echi di una pallida umanità quasi dimenticata. Anche questa volta le evocazioni ambientali procedono non tanto per immagini quanto all'interno di un viatico sgranato e puntiforme: indimenticabile e superba la proiezione dell'"abominevole" Begotten di E. Elias Merhige durante i live act della band.

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