Chiasso Means Noise 12-13 Aprile

Come descritto nel preziosissimo Flora Ferroviaria di Ernesto Schick, Chiasso è un luogo unico, indescrivibile a parole e dove possono germogliare piante ma anche nel nostro caso suoni inaspettati e stupefacenti. Luogo di passaggio per eccellenza ma dove tutti si fermano almeno un po’ prendendo e lasciando qualcosa, proprio qui dove ad un primo distratto sguardo sembra non esservi nulla è nato Chiasso Means Noise ideato da Francesco Giudici, un festival unico che fa del rumore il suo tema ma anche un dispositivo per scandagliare i moti umani e le ricerche sonore contemporanee.

Inutile dire che questa realtà al suo primo anno di vita è preziosissima per la libertà che vi si respira e si spera che prosegua nel tempo radicandosi e facendo germogliare nuove realtà sonore. All’interno di una realtà come quella ticinese questo evento è un vero lampo a ciel sereno, non che non ci siano spinte in avanti e ricerche molto interessanti in Ticino ma qui a mio modesto parere ci si sta spingendo in territori davvero poco battuti e forieri di grandi sorprese.

Il Festival ha avuto un evento di lancio a suo modo davvero originale e visionario, mercoledì 7 febbraio è avvenuta in tutta Svizzera la prova annuale delle sirene. L’Associazione Grande Velocità si è appropriata di questo evento trasformandolo nelle prove generali di Chiasso means noise. Intervenendo nel Paesaggio Sonoro chiedendo anche l’intervento attivo della popolazione gli organizzatori del festival hanno fatto un gesto fortemente politico ribadendo la necessità di riappropriazione pubblica dello spazio sonoro come luogo di sperimentazione e crescita collettiva.

Venerdì 12 e sabato 13 aprile tra Chiasso e Balerna si svolgeranno gli ultimi 7 eventi di questa prima edizione, eventi che fanno seguito a quelli affollati ed estremamente partecipati del 22 e 23 marzo. Quattro concerti, una sessione d’ascolto, la presentazione di un libro musicale e un dj set saranno, ne sono certo, la chiusura col botto di questo festival importante e da ripetere assolutamente.

La serata di venerdì sarà densissima e partirà con una sessione d’ascolto tenuta da Alessandro Facchini (_kelo e Kelovolt) che si muoverà tra rumore, elettronica, field recordings e possibili nuovi incontri tra queste materie anche grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Alle 22.00 poi ci sarà il concerto di Aya Metwalli, vocalist, cantautrice, compositrice-performer e improvvisatrice egiziana, particolarmente abile nel canto microtonale arabo maqam; la sua musica e le sue improvvisazioni sono fortemente influenzate dalla canzone araba tradizionale, combinano l’afrore con il macabro sposando il rumore con la melodia. La serata si chiuderà poi con il dj set di Donna Leake, una delle selezionatrici più amate di Londra e conduttrice di un programma mensile su NTS, la sua vasta collezione di dischi e il suo spirito di ricerca l’hanno resa un habitué di molti dei più grandi e migliori palcoscenici di tutto il mondo.

La giornata di sabato invece si aprirà a Chiasso e con la collaborazione di ChiassoLetteraria con la presentazione del libro The Great Psychic Outdoors di Enrico Monacelli in dialogo con Vasco Viviani. Le registrazioni fatte in casa, venerazione del sibilo del nastro e un gusto per una forma molto particolare di psichedelia si sono scavati un posto strano nel paesaggio musicale contemporaneo sotto il nome di lo-fi e proprio di questo Vasco Viviani (discografico, giornalista e agitatore di onde sonore) e Enrico Monacelli (studioso, filosofo e scrittore) dialogheranno tessendo nuove trame e visioni sonore anche grazie a Brian Wilson e Mark Fisher, R. Stevie Moore e Guy Debord, Daniel Johnston e Gilles Deleuze.

Dalle 21 sino a tarda notte poi si svolgeranno tre concerti nella Sala Carlo Basilico, Polus a Balerna, inizieranno Tizia Zimmermann & Pablo Lienhard con le loro performance improvvisative tra ambient, noise e drone. Con fisarmonica (che la sempre sia lodata Pauline Oliveros ha portato nel mondo del rumore) e mixer ci incanteranno portandoci in paesaggi sonori drammatici ed estatici al tempo stesso.

Quando saremo ancora in piena estasi rumorosa, attorno alle 22.00 suonerà Vladimir Lenhart, in arte Lenhart Tapes, manipolatore di cassette. I walkman sono i suoi strumenti musicali e dal vivo mixa materiale selezionato dalla sua collezione di nastri con loop ritmici originali. In questa performance ticinese Lenhart Tapes sarà accompagnato dalla cantante Zoja Borovčanin unendo manipolazione di nastri e voce trascinerà il pubblico tra ritmi, glitch e rumori dalle innumerevoli provenienze.

Chiuderà poi la serata e questa prima edizione di Chiasso Means Noise Maple Juice, produttore e sound designer attivo a Milano, la cui ricerca artistica indaga le possibili sinergie creative tra sonorità organiche e manipolazioni artificiali. Questa volontà si traduce con un massiccio utilizzo di campionamenti acustici e vocali che subiscono, in post produzione come dal vivo, contaminazioni numeriche e metamorfosi digitali. Maple Juice trasporterà il pubblico lungo un viaggio a tratti individuale ed introspettivo, a tratti archetipico e psichedelico nei suoi picchi di massima tensione.

Non resta che farsi un esame di coscienza su quanto abbiamo fatto perché il rumore e in generale la nostra idea di suono si sia evoluta sino ad oggi e poi metterci scarpe, giacca e dirigerci di gran passo verso Chiasso Means Noise!

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