Simple Things Festival 24-29/02/24, diverse location, Bristol

Dopo 4 anni di hiatus causa ovviamente Covid (per fortuna i festival inglesi non muoiono ma cambiano,e spesso aumentano con nuove proposte… vedi Ritual Union o altri di cui vi raccontero’ in presa diretta nei mesi a seguire) torna uno dei più’ importanti happening bristoliani, per la gioia di grandi e piccini. I grandicelli, spesso riccardoni dal capello grigio e dalla tenuta alcolica molto più’ salda di un qualsiasi primo ministro dei Tories, più’ presenti e attenti alle band classiche rockettare o alle basiche cantautrici da voce e chitarra acustica, i giovanotti invece molto più’ sensibili alle cose danzerecce, e purtroppo molto invadenti e fuori controllo dalle 10 di sera in poi quando i mischioni tra le cose prese al pub e quelle prese nei bagni fanno il botto fragoroso nei loro cervelli grippati.

Proprio per questo ho dovuto fermarmi a “sole” 12 ore di live continui tra le 10 locations del centro storico e perdermi il set finale dei Paranoid London. Rifiutare ”barelle” mentre ti guardano come uno sbirro mentre dici a questi spregiudicati (spero presto senza la “s”davanti…) “sorry non prendo questa merda”, non lo posso accettare, interista dimmerda ok, brutto pelato anche, ma sbirro (o snitch, alla inglese) proprio no…

Detto questo, programma rispettato al minuto come al solito, niente guide cartacee ma con gli smartphone di oggi si trova tutto in un secondo. Non poteva mancare la botta di sfiga gentilmente offerta dalla BBC,dalla Tories tv diciamo… pezzo fresco fresco nel loro sito, con cover e attenzione puntata sui due Giant Swan come attrazione principale del festival. Indovina un po’ chi sono gli unici che hanno paccato all’ ultimo secondo tra gli oltre 80 artisti/band in programma nelle 15 ore di live??? E per motivi abbastanza pesanti, extra professionali,per colpa di persone che danno in pasto al social media materiale e argomenti da avvocati e da tribunali su questioni di vita private… mah.

Allacciate le cinture signore e signori, si parte per questo volo/camminata da 23.000 passi per il contapassi del sottoscritto col vostro inviato superspeciale!

Mutant Thoughts non mi hanno detto un granché’ in preascolto nella playlist ufficiale del festival su Spotify, non mi dicono un granché’ neppure live… molto acerbi e con le idee da schiarirsi, trascurabili per ora.

Quade stavolta li salto,già’ visti un paio di volte di recente, potrebbero diventare dei Giardini di Miro’ bristoliani con quel violino usato in quel modo così’ intrigante… da tenere d’occhio assolutamente, molte idee valide e messe giù’ come si deve.

L’rain_maremma maiala una fila della madonna per entrare, ho rinunciato,peccato perché’ su disco e’ una bomba.

Nina Cobham genere”ragazza della porta accanto con solo voce e chitarra acustica” ma quanta dolcezza e delicatezza… strapieno per vedere lei, occhio che questa tra poco decolla…

Borough Council vedi alla voce ”fratelli/cugini gitani che provano a poppizzare le cose dei loro ancestors”. Ma anche no, grazie.

Kayla Painter saltata stavolta, ho preferito altre cose in contemporanea a lei, immagino un nuovo ennesimo splendido lavoro tra la sua elettronica moderna e mai banale,e i visuals dello stratosferico Jason Baker, che fa anche i visuals degli Scaler ex Scalping… mica cotica. Qualcuno la porti in Italia, mannaia tutti i santi… intanto per non saper né’ leggere ne’ (soprattutto) scrivere, mi sono fatto l’abbonamento di 3 pound mensili al suo Bandcamp con cui posso avere in poche ore i migliori suoni di Bristol(compresa le rare nevicate in città’)campionati ed elaborati da lei… wow!

Cold light collettivo jazzy alla Ezra Collective per dire, potrebbe venirne fuori qualcosa di interessante in futuro….

Tiya X An una delle grandi sorprese della giornata, lei supergnocca ma c’è’ molto altro, voce, intonazione, ballo, coreografia, coinvolgimento del pubblico, cassa mai banale e meno paracula del previsto… occhio a questo progetto…

Shapednoise ”italians do it better”, Sala 2 piena piena allo Strange Brew per lui, sempre accolto come un king a Bristol il nostro Nino from Berlin,ricordo benissimo il suo live all’ Exchange, tutti i big della Bristol elettronica presenti solo per lui. Anche stavolta spacca tutto. Seppur conciato come Mr.Crocodile Dundee. Unico artista italiano presente in questa Simple Things edition.

Spectres band cult locale nel post-rock, solidi come sempre, un paio di pezzi nuovi ma a livello d’ispirazione i tempi d’oro sembrano passati…ho dei problemi con voce e tonalità’ del cantante da sempre,dovrebbe mettersi a “pitchare” il proprio cantato ma non penso sia una cosa nelle sue corde di rocker classico… praticamente morti prima di questo live, ora il chitarrista mi confida che torneranno in studio a registrare materiale nuovo ad ottobre. Sono contento per loro, bravi ragazzi.

Wu-Lu sorpresona del giorno! In un palco molto impegnativo come la Beacon Hall, con migliaia di spettatori e impianto devastante, si presenta con una vera band al completo, e fa il mattatore. I pezzi camminano molto meglio che su disco, a mio parere. Mi avevano detto che aveva un bel groove dal vivo, ma la voce… e che voce! Secondo me ha la superhit in canna, proprio dietro l’angolo,gli manca veramente poco… anche la Warp deve avere grossi piani per lui, spero un secondo disco con meno featuring e baracconate possibili… staremo a vedere.

Les savy fav prima volta che li vedo dal vivo, molto attesi e benvoluti anche qui a Bristol, grande band ,niente da dire. Money in the bank. E nuovo disco in arrivo!

Gazelle Twin qui siamo fuori categoria proprio… seconda volta per me, la prima era stata senza visuals nel tour del fantastico “Pastoral”,stavolta ha i suoi visuals in un posto perfetto per questo genere di proposta audiovisiva come The Lantern. Voce, presenza scenica, pezzi per niente semplici e molto ricercati come suoni, li canta con la facilita’ con cui io canto “Wheels on the bus” ai miei pazienti la sera per mandarli in camera a dormire… stratosferica artista. La vedrei bene in un progetto con Anna Meredith, in ogni caso puo’ fare veramente quello che vuole. Ciliegina sulla torta,la sua passione per la ricerca,storica e non solo.
Ciliegiona sulla torta,questo ultimo disco è il primo prodotto da Invada, label bristoliana di un tale che si chiama Geoff Barrow… attention please…
Lei voto 10, pubblico purtroppo molto avanti con la gradazione alcolica vista anche l’ora, e quattro imbecilli con espressione e argomenti da gamba di sgabello da pub hanno costretto metà pubblico ad ammassarsi 10-15 metri in avanti per evitare di sentire le cialtronate urlate da queste scimmie in jeans.
Al terzo mio sguardo di fuoco verso di loro,dove sulla mia fronte si poteva chiaramente leggere AVETE FINITO DI ROMPERE IL CAZZO O NO?,ho deciso che dovevo passare ad azioni di terra ma soprattutto di aria: due chewingum masticati in contemporanea, quindi cospicua produzione di gas intestinale, e a fine performance, intuendo che i 4 panzoni inutili sarebbero rimasti ancora sul poato a ciarlare, con passo felpato mentre mi avviavo verso l’uscita ho sganciato una mina di tre secondi, silenziosa ma sicuramente letale. Mi dispiace averne stecchiti anche una ventina attorno a loro, vittime innocenti, li ricordero’ nelle mie preghiere quotidiane prima di addormentarmi.

Rainy Miller non delude le mie attese, set essenziale con lui incappucciato e immobile sul palco, sa come fare quel tipo di hiphop… penso e spero che faccia qualcosa con band locali tipo Jabu e dell’orbita Young Echo..
Preferisco Blackhaine come approccio anche verso il pubblico,ma va benissimo cosi’.. prima o poi vi devo parlare anche di Richie Culver, non presente in questo festival, abbiate fede…

HONESTY avanti con gli imitatori dei Dry Cleaning… non ci siamo, per ora, poca personalita, troppa gente sul palco che vuole farsi sentire, ripassare piu’ avanti grazie

Gilla band prima volta che li vedevo dal vivo, non mi pare che vogliano essere gli eredi dei The Fall dell’immortale MES come diceva qualche illustre collega durante il loro tour italiano, semplicemente fanno più casino possibile con quello che hanno sul palco…si divertono, hanno idee e faccia da culo, a me basta così. Non proprio la band che ti spinge a cantare i loro pezzi o a ballarli o a pogare, nonostante abbiano nelle vene un po’ di DFA alla Rapture, ma piuttosto che diventare gli IDLES degli ultimi 3 dischi (tipo i 2 che hanno raggiunto la #1 nella chart inglese, pensa che paraculerie iperprodotte di album…) mi tengo questi Gilla Band…
La morale? I Thank da Leeds sono molto meglio di loro, di tutte ste band contemporanee proprio, dal “rant” naturale e inimitabile del cantante supernerd Freddie al loro favoloso bassista, dal batterista machista al tastierista folle noto anche come Territorial Gobbing nel suo side project autoprodotto e molto cazzaro..

Max Cooper prima volta che riesco a beccarlo dal vivo finalmente,a naso una montagna di A.I. sia nella sua musica che nei visuals(non suoi), certo la location era perfetta per uno show simile….

Flowdan set potente, bpm rocciosi, mai banale, sa il suo mestiere.
Avrei preferito vederlo in un set con il grande Eraldo Bernocchi, con cui sta facendo dei pezzoni assieme da un po’. Speriamo la prossima volta!

LICE rock band cult di Bristol ma non solo, migliorano di giorno. Bordello.

Grazie a tutti. E un grazie particolare a me stesso per questo fantastico report da 22919 passi!