Nome dietro cui si nasconde il solo Brian John Mitchell (boss della Silber Records) con la sua chitarra e i suoi effetti, Remora ci propone con Derivative un originale sistema di riciclo. Nove sequenze tratte di hit dei gruppi più disparati (dai Bob Dylan ai Warrior Soul, passando per Joy Division e Joe Jackson) vengono messe in loop, dopodichè il nostro le arricchisce dei propri inserti di chitarra, creando nuove canzoni che con quelle di origine condividono solo i pochi secondi iniziali. In realtà il tutto si rivela ben presto quello che è, un simpatico giochino e nulla più. Lungi dal rivelare improbabili anime ambient, i pezzi campionati supportano in genere i primi bordoni chitarristici, per poi venire sommersi e sparire sottotraccia. Detto questo, Derivative è un disco di ambient/drone onesto e discretamente vario, che ha qualche buon momento quando la chitarra è più suonata e lascia trasparire qualche ruvidezza, mentre annoia quando i suoni cristallini si dilatano fino ad astrarsi sembrando synth che procedono col pilota automatico. Si viaggia dalle parti dei Jesu più pop e dei Vida Obmana meno etnici, senza mai scalare le vette né sprofondare negli abissi. Un buon sottofondo, insomma.