punknrai1

Punk ‘n’ Rai (prima parte)

Il punk? Musica paranoide e sgradevole. I punk? Una rimasticatura di James Dean e dei Teddy Boys. Così la Televisione di Stato nel 1977 raccontava il più dirompente fenomeno della storia del rock. Ma a cercare bene nei vasti archivi Rai si trovano gemme insospettabili. Quando Johnny Rotten parlò alle telecamere del Primo Canale. Martedì 4 ottobre 1977. Alle 21.30 davanti a Rete 2 (oggi Rai Due) ci sono circa, secondo le stime pre-Auditel dell’epoca, 15 milioni di spettatori.

Punk ‘n’ Rai (prima parte) Read More
punknrai5

Punk ‘n’ Rai (seconda parte)

Chi tra i lettori di Sodapop passa i quarant’anni potrebbe ricordare un servizio andato in onda nel novembre del 1979 sulla breve epopea dei Sex Pistols conclusa con la morte di Sid Vicious. La firma è di Michel Pergolani, giornalista, attore e autore allora residente a Londra. In cinque minuti spaccati di immagini di repertorio, la voce di Pergolani bignamizza Rotten e soci: gli esordi, il concerto sul Tamigi, la band in Brasile con il criminale Ronnie Biggs, la morte di Nancy Spungen e quella di Sid Vicious. Al pubblico del primo pomeriggio si riserva un linguaggio piano e sintetico, con qualche caduta di stile (“gli inizi caratterizzati da risse e stravaganze sadomasochiste…”), ma tutto sommato accettabile se analizzato a posteriori.

Punk ‘n’ Rai (seconda parte) Read More
thecaretakerifc

Yuk! Interventi a cadenza casuale e necessaria numero 3 – Epica, etica e pathos

Etica. Un parolone. Però mi interessa perchè, parlando di musica, segna lo sfumato confine tra le proposte che valgono qualcosa e quello che no. In realtà non è che faccio astrusi o filosofici ragionamenti nel momento dell’ascolto, ma succede che in certi casi affiora un senso di fastidio che mi tira per la giacchetta e che mi fa sentire di essere preso per il culo. Una bella fetta di musicisti trattano gli ascoltatori come i politici fanno con i propri elettori e i programmatori televisivi con i telespettatori: come dei poveri coglioni a cui dare in pasto quello che ci si immagina sia nelle loro aspettative, anzi, meglio se un paio di gradini più sotto, tanto per non rischiare.

Yuk! Interventi a cadenza casuale e necessaria numero 3 – Epica, etica e pathos Read More
dj_final_trip_2

Yuk! Interventi a cadenza casuale e necessaria numero 2 – DJ Final Trip

Bene. Dopo la sbrodolata sul footwork, posso a passare a qualcosa di completamente differente. Dj Final Trip (un nome – una garanzia) è un ragazzino incredibilmente giovane e orgoglioso dei suo capelli (“I have good hair and wierd music”), forse satirico e forse no, che si definisce un compositore come Mozart, Chopin, Beethoven e Philip Glass. Di sicuro sa usare bene tutti i mezzi a sua disposizione per portare avanti il suo progetto, che si potrebbe definire come una sorta di situazionismo inconsapevole, o forse no. Tutte le sue uscite sono disponibili su Bandcamp in free download.

Yuk! Interventi a cadenza casuale e necessaria numero 2 – DJ Final Trip Read More