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Mabinuori Kayode Idowu – Fela Kuti. Lotta Continua! (Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, 2007)

Come spesso accade in Italia, ci piace alterare i titoli originali dei film come quelli dei libri con nuovi significati e del tutto distanti rispetto agli originali. Come in questo caso che da "Fela le combattant" si arrivi a Lotta Continua, con copertina rosso fuoco come se si sentisse la necessità di dover trovare una possibile corrispondenza tra la lotta politica Africana di Fela Kuti con qualche partito presente qui in Italia. Un uomo che per molti è stato l’inventore dell'Afro Beat e leader degli Africa 70, l'orchestra composta anche dai suoi stessi figli, ma che per altri è stato anche il leader politico nella lotta contro il colonialismo, la corruzione, e l'uomo che ha cercato di mantenere viva la cultura Africana.

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Naim Snaps: The Spaghetti Dual Rail

Last birthday I received many beautiful gifts: one of them was a tiny little Naim Snaps power supply in perfect condition. I'm a Naim chrome bumper fan (as you can see just by looking at the website…) and since my Naim CD5 didn't have an external power supply, I started thinking about using the Snaps power supply for that.
Unfortunately, an original Snaps isn't made to do that: for that reason many people where modifying the Snaps hardware configuration, soldering some connections inside the circuitry and adding a new plug outside of the chassis. Rather, I decided to try a less "intrusive" solution.

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iancurtis

Rock And The City – Death Is Not The End?

Quando queste righe saranno consegnate alla Rete delle reti, Pasqua sarà andata e venuta in un battibaleno, col suo significato di morte e resurrezione per chi conserva un barlume di religiosità. Non io. Mai avuta manco un'oncia, se è per quello, e men che meno in questi tempi disastrati. Nello specifico di quanto leggete qui sotto, tuttavia, la cosa non conta nemmeno un po'. Qualche settimana fa ho finalmente rimesso ordine tra le riviste del 2006 e, sfoglia di qua e rileggi di là, ho fatto due conti. Mi è venuta la pelle d'oca nel redigere la lista – solo mentale: guai anche a considerare di prendere in mano una penna – di chi se n'è andato dal variopinto e rutilante mondo del "rock". C'è un problemino, da qualche anno in qua: i musicisti che hanno fatto la storia (piccola o grande, non conta) divengono sempre più vecchi, scoprendosi, e scoprendoli noi, normali uomini. Quelli che non ci hanno rimesso le penne da giovani & belli, per incidenti o – come dire – malattie professionali, sono arrivati fin qui e rischiano di salutarci da un dì all'altro, né più né meno dei simpatici e solari vecchietti della bocciofila che incrocio al parco pubblico il sabato mattina.

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chicazzosei

Rock And The City – La Storia Siamo Noi

Sosteneva Lukàcs che il compito del genio è mettere ordine tra le cose, che per deduzione equivale a dire che artisticamente non si crea nulla da zero, piuttosto si tesse una rete di fili già esistenti e pronti a farsi scoprire e connettere all’infinito. Calza a pennello per tanti suoni che c’accompagnano: prima dei Velvet ci fu La Monte Young ma era avanguardia colta e non rock; prima dei fratelli Reid c’erano giustappunto Reed e soci ma non erano pop; l’ambient di Brian Eno lo avevano già in mente i Cluster ma senza l’afflato pastorale in quanto tedeschi inurbati. Si potrebbe proseguire all’infinito, però a questo giro non si parla di corsi e ricorsi storici, bensì di quella sovente benefica patologia che si suole chiamare "revisionismo".

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