Basta un secondo, un disco od una mail ad aprire un mondo. Così è successo con Boban Ristevski, da me conosciuto grazie ad una recente uscita donatami dal buon Petrolio, poi cercato a largo raggio tramite conoscenti ed amici, per poi, casualmente, vedersi recapitare una richiesta di intervista proprio da lui. Prima di approcciarlo spilucco quindi qua e la dal suo mondo, scoprendo un alacre lavoratore artistico, in grado di approcciarsi a mondi diversi per lunghi periodi costruendo, mattone dopo mattone, il proprio percorso musicale. Percorso che a prima vista può essere dispersivo ma che, approfondito, svela un piano malefico per conquistarci tutto. Un progetto forte in solo (con diverse nomee ma del quale il cuore pulsante è sempre quello di Boban), una folle visione in duo (Collab., una serie con il coevo musicista Toni Dimitrov che ha raggiunto le 60 pubblicazioni) ed una ragnatela mondiale e di buon gusto (da parte mia leggere anche solo i nomi di Demetrio Cecchitelli ed Enrico Cerrato, fermandosi allo stivale) di collaborazioni. Proviamoci dunque, a mettere altri tasselli per potervi svelare nuovi lati di un’artista che, volenti o non volenti, si sta facendo strada negli anfratti più bui del vostro modem o della vostra libreria, infilandosi fra file e 7″ pollici inascoltati, lasciandovi la sua firma!
SODAPOP: Salve Boban, piacere di conoscerti…apprezzo parecchio la tua attitudine, suoni, cerchi di promuoverti al meglio cercando agganci per interviste, ben fatto! Ti ho conosciuto grazie all’ascolto ed alla recensione che ne è seguita del tua lavoro con Enrico Cerrato ed Anja Kreysing che è stata una bella sorpresa per me, mentre al momento sto ascoltando la tua Collab 58 insieme a Toni Dimitrov sotto la nomea Sounds_00 & Lefterna, che sembra essere un bel viaggio tra il nostro mondo e lo spazio. Sei un bibliotecario, giusto? Quando è iniziata la tua storia d’amore con la letteratura e con la musica? Quando eri un ragazzo che tipo di riferimenti hai avuto per entrare in questi mondi?
BOBAN: Sì, ho iniziato a lavorare come bibliotecario nella biblioteca comunale di Skopje crca quattro anni fa. Lo adoro, è un posto di lavoro pacifico e mi permette di entrare in profondità nella letteratura, esplorando diversi tipi stilistici e leggendo un sacco di libri, sia mentre lavoro che durante il mio tempo libero. Posso dire di essere stato interessato alla letteratura sin dalle scuole elementari ed ora, da quando mi sono diplomato all’università in letteratura mondiale (mi sto preparando per i miei studi post-universitari) e lavorando come bibliotecario posso dire di essere lieto di potermi anche guadagnare da vivere. Per quanto riguarda la musica posso dire che probabilmente il momento centrale è quando sono stato coinvolto con un mio programma in una delle locali stazioni radio alternative (Kanal 103). Ho iniziato a passare in onda un sacco di nuove uscite sperimentali in radio e ragionandoci ora anche se sono fatti di molto tempo fa è stata credo la molla che ha influenzato i miei gusti musicali e tutto quello che successe di lì in poi, che posso definire come all’incirca fra le 250 e le 300 uscite discografiche su diversi formati nei successivi 15 anni.
SODAPOP: Come organizzi le tue giornate e la tua vita? Lavoro, musica, collegamenti con altri musicisti ed etichette, tours. Sembri essere un musicista molto impegnato. Hai una relazione o sei più simile ad un geek musicale sempre connesso? Qual’ê la situazione musicale a Skopje? Puoi raccontarci un pochino della vostra scena?
BOBAN: Mi alzo alle 6 di mattina preparandomi per il lavoro. Durante la mia giornata lavorativa cerco di spendere il mio tempo in maniera creativa, sia esso impiegato leggendo, traducendo (ho tradotto due libri per ora, già pubblicati, dall’inglese al macedone e più recentemente sono concentrato sul mio lavoro post-laurea. Al momento sto preparando due tesi pianificando la loro presentazione all’università. Una di queste è sullo psicanalista Carl Jung e le sue connessioni con l’occulto e l’altra tratta della spiritualità bizantina nel contesto della storia delle religioni. Tutte le mie ricerche in questi campi influenzano anche le mie produzioni musicali, utilizzando termini, parole ed atmosfere di queste teorie, tradizionali, psicologiche e spirituali come titoli dei miei lavori sonori. Ma approfondendo credo di poter trovare molte connessioni ancor più profonde fra queste ispirazioni letterarie e la musica. Per quanto riguarda la scena di musica sperimentale a Skopje c’è qualche concerto, di tanto in tanto, soprattutto per quanto riguarda le mie proposte unite a quelle di Toni Dimitrov. Grazie a lui siamo riusciti a combinare gli spettacoli di Dave Phillips ed Emerge (aka Sascha Stadlmeier, dell’etichetta Attenuation Circuit) a Skopje, che sono stati molto belli.
SODAPOP: Suonare da solo oppure con altri musicisti, con le loro storie ed i loro viaggi personali. Qual è la tua situazione preferita? Quando inizi a suonare hai un’idea, un percorso oppure inizia ad accendere le macchine, fai andare il suono e vedi dove ti porta e come controllarlo?
BOBAN: Ho registrato un sacco di lavori solisti ma anche moltissime collaborazioni con altri artisti, che sono state composte e pubblicate per la maggior parte negli ultimi 2 o tre anni. Ho un’idea quando inizio a comporre le mie produzioni ma sono anche guidato, per la maggior parte dei casi, dallo stile che voglio mantenere (che può essere drone, ambient o noise, od un mix dei tre). Non ho qundi nessun tipo di preparazione speciale prima di mettermi in moto e registrare.
SODAPOP: Boban Ristevski, BR, Lenterna, Playing for Oblivion, shg. Molti progetti e molti alias per un apersona sola. È una questione di sensibilità, temporale oppure sono semplicemente parti diverse di te? Potresti descriverci questi progetti?
BOBAN: Questioni temporali, così come diverse parti di me. Ho iniziato a suonare ed a produrre come SHG, un monicker con il quale ho pubblicato un ep su un CDR di 3 pollici per la (crredo attualmente chiusa) label norvegese TIBProd. Poi, come Playing for Oblivion ho fato pcohe uscite, così come con BR. La maggior parte delle mie uscite sono sotto Lenterna o sotto il mio vero nome. Non ci sono distinzioni strette rispetto ai nomi, è semplicemente la mia sensazione del momento che mi fa scegliere come firmare una pubblicazione.
SODAPOP: Hai firmato, come Lenterna, insieme a Toni Dimitrov come Sound_00m un mondo di Collab. Da quanto lavorate insieme? Quanto sarà lungo il vostro progetto? Spiegamo di cosa si tratta, credo possa essere la collaborazione più lunga fra due progetti distinti della quale abbia mai sentito!
BOBAN: SÌ, siamo prossimi alla “Collab. No. 60”. Potete trovare informazioni più dettagliate su questo sito (http://s0l.aosmosis.net/). Non abbiamo pianificato un finale. Continueremo la nostra collaborazione finché troveremo etichette interessate a pubblicarci. Attualmente, per il futuro sto pianificando di rallentare le mie attività musicali al minimo e di pubblicare solo Collab. come Sound_00 + Lefterna, perché credo di aver dato abbastanza alla mia direzione musicale per il momento e vorrei focalizzarmi maggiormente sulla letteratura (sto pensando di aprire una casa editrice per pubblicare le mie traduzioni).
SODAPOP: Chiudendo gli occhi ed ascoltando certe musiche (per quanto riguarda le tue produzioni mi è successo con il tuo album Comparative Religion insieme a Kelados) mi sento piccolissimo, come un minuscolo insetto a contatto con i rumori ed i suoni dell anatura, i soffi di ogni movimento o materia. Che tipo di sensazione e di feedback ricevi da ascoltatori che non sono propriamente esperti del tuo stile musicale? Credi la tua musica sia di facile accesso od abbia bisogno di un certo studio o di una certa preparazione?
BOBAN: Sono d’accordo con la tua descizione e credo sia facile approcciari al mio suono ed alla mia musica. È molto più semplice di quanto si possa presumere. Non necessita alcun tipo di studio o di preparazione. Ho fatto un sacco di collaborazioni con molti artisti differenti perché ero e sono curioso di capire quali aspetti possano portare ai suoni, ai drones ed alla massa noise queste collaboraioni; le influenze si combinano e definiscono i suoni tramite la personalità dei diversi artisti coinvolti.
SODAPOP: Nella nostra era qualsiasi traccia o sessione è registrata. Sono soltanto 170 anni che possiamo registrare musica. Prima di questo perioso ogni suono o musica passava di bocca in bocca e di mano in mano. Molta di questa musica fu composta o pensata per rituali o cerimonie religiose o spirituali. Certi lati del tuo universo mi riportano a questa sfera spirituale. Che tipo di connessione ritieni di avere con questo mondo spirituale?
BOBAN: Concordo, molte delle mie produzioni e dei miei suoni possono essere relativi a queste sfere, al mondo rituale od a varie tradizioni spirituali. Posso dire che fosse il mio obiettivo principale quando ho iniziato a pubblicare queste uscite. Ovviamente sento una connessione con il mondo spirituale, sono interessato alle tradizioni di queste religioni e posso dire che ho letto molto di questo nel passato e mi sto organizzando per approfondire questi temi in maniera ancor più approfondita nel futuro.
SODAPOP: Cosa stai ascoltando al momento? Cosa stai pianificando a livello produttivo? Cosa vorresti dire ai nostri lettori? Grazie. Molte e per tutto.
BOBAN: Sto ascoltando molte nuove uscite di diverse etichette: Attenuation Circuit, Chitra Records, Kalamine Records, Mahorka e qualche altra. I miei artisti preferiti in questo momento sono Fabio Orsi, Emerge, Dionisaf e pochi altri. Sto anche scrivendo recensioni per delle uscite sperimentali nel mio blog mojot-svet-na-okultizam.blogspot.com.