Vittorio Guindani – Materia Breve (901, 2023)

Legno e pietra sono le materie dalle quali prendono vita i residui che Vittorio Guindani inserisce in Materia Breve. 15 movimenti che causano attriti, scintille, braci e fratture. Hanno titoli crescenti e non sequenziali, non ordinati. Ben si comprende come forse un tempo furono un insieme ma ora, come spesso, tocca al musicista ascoltare, leggere e rimettere insieme una scelta. Conosco poco Vittorio come musicista, che il nostro incrocio avvenne fra le onde sonore di Silent Radio, senza mai sentirlo operativo come musicista ma come selezionatore ed uomo “dietro” al suono, in compagnia di Tiberio Faedi. Ora che finalmente ne ascolto l’opera (prodotta e promossa, come il precedente Jisei dalla 901 editino di Fabio Perletta) mi accorgo di un’attenzione certosina, di un montaggio di racconti d’azione (i suoni), a creare delle immagini in movimento, che diventano storie. Con esse tutto quello che accanto ed attraverso il legno e la pietra passa. Elementi che erodono e che vengono cambiati al contatto ed alla vicinanza fra di essi. Spesso, come in 14, si raggiunge semplicemente la perfezione, dalla quale non si vorrebbe partire più. È una musica fatta di nulla, è una musica fatta di moltissime cose, forse di mondo interi. Forse, come nella fine della poesia che accompagna l’opera, IL RICHIAMO DEL NOME di Luca Lanfredi, “…Ogni universo ha le voci che vi trovi. Ogni universo è una partitura.”. Attraversare Materia Breve è una vera e propria esperienza perché rende attenti ai suoni ed alle dinamiche che si creano fra loro, perché incontrando le corde di una chitarra il nostro cervello fa partire automaticamente recettori che ne immaginano la musicalità e la melodia ristoratrice, perché, semplicemente, è bello ed intrigante. Sorprende, spinge a continuare a vagare in un mondo del quale non conosciamo paesaggi ne abitanti ma che, con legno e pietra, hanno lasciato segni sonori che andiamo ad accogliere senza decifrare, ma facendoci investire da una natura sorprendente e misteriosa, viva e piena di corrente.