Totale! + Superfreak + Cazzurillo DJ Set – 12/11/2022, Circolo IAM (Milano)

Milano, una sera di novembre. Sventato il pericolo coccodrilli nel paludoso parcheggio al di là del Parco Martiri della Libertà Iracheni Vittime del Terrorismo (ma il Crocodile Dundee che è sempre il nostro spirito guida ci ha aiutato molto) e sorpassato il baracchino con relativo contorno di una trentina di astanti alle birrette arriviamo al Circolo IAM, completamente buio.
Raggiunto però l’atrio le sagome di Dug Merzari, Gianmaria Zanda e Topazio Perlini, tre dei Totale! di questa sera, ci fanno capire di essere nel posto giusto.
Tessera, sottoscrizione 5 più 5 euro e siamo dentro: ricognizione del luogo, birretta, salutiamo Luca Tanzini già al banchetto (il quarto Totale!), Alexander de Large fra il pubblico, Giuseppe Laricchia aka Superfreak, che aprirà la serrata,  e Cazzurillo, che già ha aperto le danze con un dj set eclettico e di gusto.
Ad aprire, come detto, Superfreak: un magnificamente conservato Giuseppe che, con fare spontaneo e smaliziato, coinvolge il pubblico a seguire i suoi brani annunciandoli dallo schermo del suo PC, corredato da illustrazioni informativa e descrizioni. Annuncia un set da 12 pezzi e credo sia stato sincero, rassicurando anche le domande di Cazzurillo che chiedeva lumi sulla durata. Power pop, Paul McCartney, la giusta calma fra un giro di chitarra e l’altro (che belli i momenti di silenzio in attesa del pubblico), la tastierina peggio amplificata degli ultimi 23 anni. Parecchi brani rimangono lì, incollati alla capoccia, Aluxinante su tutti, ma anche Explain Me The Meme e Semiotic Square. Piccole perline pop a presa rapida! Ad un certo punto appare Rella alla batteria (altissimo, con abbigliamento che rispecchia la sua nomea the Woodcutter) per il singolo Explain Me The Meme che è già entrato nel cuore e che dimostra come, anche con una formazione più composita, il progetto avrebbe delle gran belle cose da dire (noi si aspetta il prossimo dischetto intanto, che il tempo passa…). La gente ondeggia, appare, beve ed è incuriosita o semplicemente felice di ascoltare Superfreak. Chiude con Bari il suo set, la canzone strappalacrime sulla migrazione, purtroppo in inglese e non in barese ma gli perdoniamo pure questa. Le proiezioni degli allenamenti di pingo pong anni ’70 dal blocco sovietico sul soffitto rendono l’ambiente perfetto per una serata come questa, si sfogliano i libri ed i giochi nelle librerie (l’indovina chi dei rabbini israeliani potrebbe diventare presto uno dei top di gamma!) e si comincia a lavorare sui conti in tasca in ottica bachetto (le stampa di Tab_ularasa sono sempre fantastiche).
Poi arrivano i Totale! Damiano alla batteria, Luca a chitarra, theremin e fogli testi, Giamma a basso, tasteria e telefono con la scaletta, Topazio a chitarra, Theremin e jolly.
Ci hanno parlato di tre giorni di prove, partono durissimo con l’inedita the Robot, “non abbiamo sangue ma olio e catene”, più un paio di altri brani quadrati e massicci, come non avrei potuto minimamente sospettare. Il quartetto gira, entusiasmo e rodaggio vanno di pari passo, Luca è serafico, Topazio divertito, Damiano concentrato e Giamma con gli occhi della tigre. Poi i successi, da Mondo Tarocco a Let’s Chill, a Voglio andare al mare, cambi tra Topazio e Giamma per la prima fila, pubblico che pian piano perde inibizione e balla. Vorrebbero andare all’Eurovision Song Contest come rappresentanti italo-svizzeri e lo vincerebbero a mani basse, alternano noise, a punk, pop della miglior risma la voce di Luca entra nel cuore e le movenze di Giamma pure! I pezzi si susseguono fra una Gigante dei Camillas, i brani editi sul loro album di debutto e cose nuove ed in via di lucidatura. Sul finale viene richiesta anche una lambada ed in effetti, data la loro versione (che si trasforma grazie all’apparizione di un gruppo Ninja nel freestyle tagliente e portentoso di Giamma sul beat a lui fornito dai tre compari) il tutto acquista un senso, dandoci l’impressione di un progetto che, se volesse darsi continuità, potrebbe riservarcene delle belle! Risposta del pubblico più che buona, Cazzurillo riprende le fila con grooves taglienti e la festa continua. Noi ci caliamo il cappello coi denti dei coccodrilli e ritorniamo a nord, anche questa è andata.