Garaliya – Reforged (Morte, 2014)

Garaliya è un duo in cui uniscono le forze Lin dei Morkobot e il misterioso (e impronunciabile) Mzky. Generalmente dediti a un’elettronica che combina pesantezza industriale e impossibile danzabilità, in questo album mettono le mani su (ma sarebbe più corretto dire “in”) sette brani di altrettante gruppi italiani della galassia post (aggiungete a discrezione il suffisso –core –rock –jazz, ecc.) riforgiandoli, appunto, nello spirito di certo metal di confine anni ’90, ma con tecniche e sonorità assolutamente attuali.

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The Brain Washing Machine – Seven Years Later (Go Down, 2014)

Rieccoli qui i The Brain Washing Machine, per l’appunto sette anni dopo la recensione della loro prima autoproduzione. E con un album vero e proprio. Sempre stoner, sempre rocciosi, sempre riffs aperti incalzanti e accattivanti. La costanza nel tempo, nonostante gli evidenti limiti restrittivi di un genere così battuto, premia indubbiamente ed infatti la macchina del lavaggio del cervello è perfettamente rodata e calibrata per balzare oltre oceano.

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The Wisdom – Hypothalamus (Heavy Psych Sounds, 2014)

Misticismo, oriente, terzo occhio e quanto altro potrebbe venire in mente ad un americano che tratta di argomenti che non gli appartengono. The Wisdom però sono italiani: quindi in un certo senso più vicini all’ ipotalamo che non i colleghi di oltreoceano. Musicalmente non sono male, certo concettualmente hanno scelto dei colori abbastanza inflazionati di questi tempi e tutto sommato non sono nemmmeno così innovativi. Ma ben sappiamo che lo sludge/doom non è esattamente un genere che brilla per voglia di sperimentare e/o rinnovarsi.

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Loimann – Towards Higher Consciousness (One Voice, 2010)

A dispetto dell'artwork gotico e post-industriale, il combo torinese, ormai attivo da diversi anni, presenta una sorta di sludge/stoner che proprio nelle parti più overdrive e palustri spicca, se non per originalità, quantomeno per il coraggio di proporre qualcosa di più avventuroso del solito doom cotto e stracotto da oltre quarant'anni. Del resto, la scena metal, italiana e straniera, non é mai stata tanto produttiva ed in evoluzione quanto oggigiorno.

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