Faravelliratti – Lieu (Boring Machines/Coriolis Sound, 2010)

Collaborazione che mette assieme due nomi conosciuti da molti dei nostri lettori ovvero Attila Faravelli, alla cabina di regia di parecchi dischi ed autore di un buon esordio solista su Die Schachtel e Nicola Ratti, che oltre ad averci regalato alcuni splendidi lavori in solo ed in collaborazione con gente come Giuseppe Ielasi, ha fatto decollare il suono di gruppi come Ronin e Pin Pin Sugar grazie a un’ottima tecnica applicata alle sei corde, senza mai far venir meno una gran dose di gusto.

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Donato Epiro: free(ak)-folk, neo-psichedelia, ma non solo…

Cari ragazzuoli (pronunciato possibilmente con un marcato accento emiliano), appena dopo aver ascoltato Orange Canyon di Skullflower (a cui va reso merito di esser sempre un gran signore), passo al disco su Stunned di questo ragazzo pugliese e pur trattandosi di modi diversi di fare musica freak, la qualità non si abbassa, si rimane sempre a livelli non comuni, tant'è che quest'anno il nostro "paisà" era fra gli ospiti del Kraak festival, visto che altrove spesso apprezzano certe cose molto più che non in casa, ma fin qui nulla di nuovo.

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?Alos – Ricamatrici (Bar La Muerte, 2009)

Riparte nella seconda metà del duemilanove la Bar La Muerte di Bruno Dorella, dopo un “intoppo” tragicomico per una storia tutta italiana di siae, ma tutto è bene ciò che finisce bene… Si riattacca con il nuovo disco solista di Stefania Pedretti (Allun, Ovo) a nome ?Alos, dove la sua attitudine da performance viene convogliata all’interno di una registrazione, come altre volte “aiutata” da ospiti non solo illustri ma anche molto in gamba.

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Scum From The Sun – S/T (Afe, 2009)

Mettete insieme uno street rocker, Black Mickey dei Long Dong Silver e un musicista industrial/EBM, Cash dei Filthy Generation, aggiungete qualche collaboratore, fate masterizzare il tutto da Giuseppe Ielasi e il risultato non sarà assolutamente prevedibile. Scum From The Sun veleggia lontano dalle rotte seguite dai gruppi d'origine, proponendoci una musica volutamente fredda e meditativa, fra il dub e l'ambient più scuro, ma con una forte componente elettrica che impedisce un eccessivo sbilanciamento verso suoni troppo astratti e bidimensionali.

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