Deison & Mingle – Everything Collapse(d) (Aagoo/Rev Laboratories, 2014)

Pochi mesi fa un interessante articolo di Antonio Ciarletta su Blow Up, intitolato New Millenarism, prendeva in esame alcuni album capaci di cogliere lo spirito del tempo presente, tornando alla narrazione dopo gli anni della rinuncia dettata dal post-moderno. I lavori analizzati erano Tomorrow’s Harvest dei Boards Of Canada insieme ai più recenti dischi di Jer Moff e Paul Jebanasam, ma non dubito che, fosse stato già disponibile, anche Everything Collapse(d) avrebbe fatto parte del lotto.

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Deison & Mingle – Low Blood Pressure, Final Muzik CD Singles Club 02 (Final Muzik, 2014)

Di tutte le annunciate uscite del Singles Club della Final Muzik, questo Low Blood Pressure è l’unica a non essere uno split bensì una collaborazione fra Deison e Mingle, vale a dire quell’Andrea Gastaldello che già avevamo conosciuto nell’ottimo Dissangue insieme a Andrea Faccioli. Anche in questo caso, sebbene le coordinate siano affatto diverse, il connubio funziona a meraviglia.

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Deison – Quiet Rooms (Aagoo, 2012)

A questo giro ritorna Cristiano Deison, che vanta una carriera solista di tutto rispetto divisa fra dischi in proprio e collaborazioni o split con gente come KK Null, Scanner, Thurston Moore e Teho Teardo (assieme al quale aveva militato nei Meathead). Il friulano ritorna con un lavoro molto diverso dalla collaborazione con KK Null (giova ricordare che il disco con il giapponese è un capolavoro), infatti Quiet Rooms lo riporta su di un terreno in cui lo riconosco maggiormente.

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Cris X: l’eminenza grigia dei Lendormin prende il largo in solo

Neanche troppi anni fa c’erano i Lendormin: a me era capitato di incontrarli nella serie P.O. Box della Wallace con cui Mirko Spino aveva messo insieme alcuni dei migliori demo che gli erano arrivati nella casella postale. A dimostrazione del buon fiuto di Spino, fra i nomi di quei CD si incontravano Claudio Rocchetti, Sedia, Taras Bul’ba e appunto i Lendormin, in cui Cris aveva un ruolo importante. Si trattava di un gruppo piuttosto anomalo, una specie di collettivo aperto, fra sperimentazione, musica free e pura essenza freak, che produsse una pletora di CD, CD-R, collaborazioni (ad esempio quella con il romano DBPIT) e tracce isolate su raccolte. Poi succede che, come in molte storie, ognuno prenda la propria strada e Cristiano Luciani diventi quel Cris X che, nel giro di tre anni, ci ha regalato due split su vinile con Maurizio BianchiMerzbow e diverse collaborazioni con Keiko Higuchi, Sachiko ed infine KK Null (che già aveva incrociato le manopole del mixer con Deison per un disco splendido).

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