I lavori di Pietro Riparbelli/K11 mi hanno sempre colpito anche per le forti capacità evocative degli ambienti in cui vengono registrati i suoni poi elaborati nei dischi: dopo avere ascoltato registrazioni della cattedrale di Assisi, dell’abbazia di Telema e del parco dei mostri di Bomarzo, in questo Three Days Of Silence il luogo prescelto è stato il santuario della Verna, tra le colline della toscana. La vera e propria sintesi sonora dei tre giorni passati nel santuario tra rumori e silenzi coglie davvero l’atmosfera sacra e meditativa del posto e le foto delle grafiche rendono l’idea di questo affascinante eremo fuori dal mondo. L’ennesimo viaggio di Riparbelli in luoghi dove l’uomo prova ad avvicinarsi al mistero è ancora una volta riuscito, mantenendo forte la sua caratteristica immediatezza e semplicità tutta toscana e mai scivolando nella banalità: ogni disco in effetti si differenzia dagli altri, giocando con la stessa formula ma non ripetendosi mai. Questa volta ci sono brani di puro field recordings tra porte che si chiudono, passi ed echi davvero molto suggestivi, ma anche brani parzialmente suonati e molto ambientali a formare una dark ambient affascinante, contemplativa e misurata: il quadro che ne esce fuori è particolare e intrigante e come sempre mi ispira il desiderio di visitare quel luogo, di ricercare quei suoni e quelle emozioni in prima persona.