Mr.D – Kid’s Dream (Bloody Sound Fucktory, 2022)

Kid’s Dream è l’esordio di Mr.D e probabilmente allude, nel titolo, al viaggiare, sogno realizzato da Daniele Fioretti scarrozzando per l’Europa le band in tour, ma trovando anche il tempo di comporre, con la sua chitarra, le dieci canzoni che troviamo riunite in questo disco. Non è dato sapere quali luoghi abbiamo ispirato i brani, ma l’album trasuda comunque lo spirito beat del viaggiare e del guardarsi intorno con curiosità, per rubare quanto può essere utile alla propria arte, operazione che Mr.D compie con gusto e ispirazione fin dall’iniziale You Can’t Take My Soul, rock acustico pervaso da un’epica springsteeniana che è buon viatico all’itinerario che ci apprestiamo ad intraprendere. Poi è tutto folk blues piuttosto intimista e rock’n’roll spartano, ciò che si addice a un viaggio senza troppi bagagli: ecco dunque una Wuppertal che odora di brit pop, le scosse di Capitalism, True Story molto Stones prima maniera, un Slowing Down che occhieggia all’ultimo Rome, fino al terzetto elettrificato posto in chiusura: Dont’ Run, Hotel e Wonderful Stranger. Il punto di forza sono i pochi fronzoli e le melodie azzeccate e di presa immediata, grazie anche a una sfuggente patina di già sentito che, lungi dal disturbare, conferisce all’album un certo peso, certificando la capacità di cogliere lo spirito e il suono negli echi delle città visitate, oltre a un’eclettica cultura musicale. E ora? Rimane da capire se Kid’s Dream rimarrà la testimonianza di un’esperienza o se sarà, a sua volta, l’inizio di un percorso artistico. E nel caso, ci saranno altri viaggi, altre città ad ispirarlo? Troppe domande: godiamoci queste dieci canzoni, per riprendere la strada c’è ancora tempo.