METTICI LA MUSICA! Alessandro Fiori e Topazio Perlini – 20.11.2021 Studio Foce ( Lugano, Svizzera)

Di questi tempi i concerti…diciamo che si fa quel che si può. Costanza e fisico non sono più quelli di una volta ma la curiosità era moltissima, conoscendo i due personaggi in questione. Allo Studio Foce di Lugano, accompagnato da fratello Loris giungiamo quindi per assistere ad Alessandro Fiori (Mariposa, Scudetto, Betti Barsantini, Amore, Stres e mille altre cose che probabilmente sto dimenticando) alla chiacchiera ed ai suoni con Topazio Perlini (Aerodynamics, Camillas) prendendo come pretesto il libro “I Camillas, che storia” scritto dal secondo. Si parte quindi in una sala semivuota, in cui prima dell’inizio dell’esibizione ci si è salutati più o meno tutti, prendendo posto sulle ordinate sedute.

Mettici la musica live lugano2Il setting è casalingo e caldo. Due vasi ai lati del palco, un tavolo, una bottiglia di rum che andrà via via scemando durante la serata ( “aiuta a digerire il tiramisù mangiato a cena” dirà Alessandro, certo certo…) due sedie, due chitarre, una tastiera Roland. Alessandro e Topazio iniziano un vero e proprio show affabulatorio, fra canzoni di entrambi i repertori, stralci dei loro scritti, una cover di SOS degli ABBA, dialoghi sul ruolo del musicista e sul racconto che Topazio ha fatto di questa vita nei suoi scritti. Materiale rischioso per uno show costruito letteralmente in due giorni, e che sarebbe potuto durare anche 4 o 5 ore, a detta loro. Alcuni momenti sono esilaranti, come il racconto di Alessandro sugli inizi carriera acquisendo dimestichezza nel servirsi ai banconi dei diversi bar e club, oppure nei ricordi del MIAMI, con le file, le parole d’ordine ed il rispetto delle regole, altri toccanti da accendere i cuori di scafati ascoltatori. Da scompisciarsi l’odissea dell’Editore che va in SIAE, dove notoriamente non si trova mai nessuno ma, chiamato il numero verde, si possono lasciare i faldoni con testi nelle cassette Chiquita sotto ai campanelli. I due personaggi sono complementari, Alessandro ha una voce ed un magnetismo spaventoso, Topazio è persona che vorresti abbracciare sempre e comunque e svisa alla grandissima con la chitarra. Complice la sala semivuota la resa sonora non è granché ma ogni momento, che in mani altrui rischierebbe di diventare un siparietto da risate a denti stretti stringe il cuore e mette voglia di chiederne ancora ed ancora. C’è spazio anche per l’amico di penna, calzino antipaticissimo che prende vita per trattare male Alessandro Fiori che però non se la prende e ci regala attimi stupendi, tra i Vertici una Fuori Piove magistrale (da Attento a me stesso) mentre i colori e le seconde voci che regala a La Canzone Del Pane sono da brividi. Quel che scopriamo ancor di più in questa serata è che Camillas è scomparsa ma, dopo essersi evoluta in un quadrato “…con degli spigoli gentili in una grande prateria, come la Svizzera prima della posa delle montagne e la nascita dei cantoni” grazie a Michael e Theodore Camilas ha lasciato non un’eredità ma una sensibilità comune che si è espansa a chiazze per tutta la penisola ed il Canton Ticino che ha avvicinato a se spiriti affini.  Concludiamo appoggiando la dichiarazione di come le forme d’arte non debbano per forza essere portatrici di profondità e verità ma a volte quello di cui abbiamo bisogno è di essere presi alla sprovvista dalle urla di un paio di sciamannati durante una lezione universitaria o, più in generale nella vita.

I libri da leggere, per tessere i fili di questa storia, sono i seguenti:

I CAMILLAS, CHE STORIA di Vittorio Ondedei (People Records, 2021)

LA STORIA DELLA MUSICA DEL FUTURO de I Camillas (People, 2020)

LA RIVOLTA DELLO ZUCCHERIFICIO de I Camillas (Il Saggiatore, 2015)