Lip Colour Revolution – S/T (Suoni Sommersi, 2008)

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Dopo oltre due anni di gestazione e vari cambi di formazione esce finalmente l'esordio degli italianissimi Lip Colour Revolution. Il ventre che ha accudito e nutrito il disco è il Blocco A di Padova e la produzione di Giulio Favero Ragno si sente alquanto. Il sound, gonfio e vibrante, si sposa perfettamente con l'energetico hard rock della band mentre le molteplici influenze quasi tutte attingono a quel florido periodo a cavallo tra anni ottanta e novanta. Mudhoney, Josh Homme e quel Seattle sound tanto caro a Tad Doyle e Cobain. Cosa era infatti il grunge se non hard rock senza assoli né troppi fronzoli?
Punk e Black Sabbath. Le cavalcate del terzetto talvolta si ispirano ai Sister Double Happiness più prossimi al grande balzo (mai fatto). Canzoni abbastanza orecchiabili nella doverosa asprezza, power chords liberi e una voce molto, molto accattivante. E tanto basta. Caso abbastanza tipico di tutti i lavori lungamente preparati ed elaborati: il fiume di cose da dire che soltanto l'entusiasmo del disco d'esordio riesce ad esprimere. Il senso della vita. Il senso della musica.