Hip-hop di vecchia scuola bianca per questo contaminato progetto italico a metà strada tra i più verbosi Subsonica e i meno ispirati Uochi Toki. ITDJ è un lavoro che sicuramente sarebbe stato più intrigante in versione strettamente strumentale perchè purtroppo gli arrangiamenti e le sfumature di Riccardo Franconi restano schiacciati dal salmodiare della voce sempre in primo piano che, restando in bilico tra rime e cori, porta l’ensemble in uno strano limbo anni novanta dai beat lontanissimi e in sottofondo. Un peccato, perchè ragionando meglio avrebbe potuto essere un lavoro forse non al passo con i tempi (cosa che ci è sempre importata poco), ma con un buon airplay ed un innegabile groove. Che cosa ci ha insegnato la già citata band di Rico e Napo a parte la caustica ironia? A tenere la voce non in primo piano, ma amalgamata con i pattern, il rumore e soprattutto il disagio: forse, ad essere benevoli, il vero principale assente di questo esordio.