Hermetic Brotherhood Of Lux-Or – OHR (Trasponsonic, 2023)

OHR: dal semitico “ciò che getta luce nell’oscurità”, nonché radice del sostantivo “orecchio”, organo deputato all’ascolto. E come il suono or/ir/er/ur, si ritrova in molti toponomi della regione sarda del Marghine, il cui centro principale è Macomer, così il suono di OHR, nuovo lavoro del duo Hermetic Brotherhood Of Lux-Or, si allarga come una spirale (o forse sono le linee di un padiglione auricolare?) ben oltre i confini della Sardegna. Il punto di partenza non è ovviamente secondario: oltre ai legami sunnominati, proviene dalla necropoli di Sas Concas di Oniferi (NU) il graffito che campeggia sulla copertina, il Capovolto, probabile simbolo di un uomo affacciato su un’altra dimensione che ritroviamo presso molte culture in giro per il mondo, e sono di avvoltoi sardi, impegnati a contendersi il cibo, i versi stridenti che ascoltiamo nell’iniziale Cuius Vulturis Hoc Erit Cadaver?. Radici forti, dunque, che permettono di espandersi senza perdere identità, avendo anzi un elemento di forte consapevolezza nel momento di approcciarsi a nuove culture. Ci accolgono, lo abbiamo detto, gli stridori degli avvoltoi, in un’atmosfera spettrale che trasmette senso d’attesa; poi, coi ritmi che la fanno da padroni, fra ipnotici battiti tribali e pesanti incedere marziali, viaggiamo oltre i confini del nostro pianeta in From India To Mars e nel Medio Oriente animato da voci e synth fluttuanti di M’hashasins; ci risvegliamo sulle rive del misterioso Sea Of Ohrot cullati da droni chitarristici e danziamo attorno ai fuochi di Nur Ruhin in un crescendo di beat e stridori da fonderia; infine, le lontane visioni industriali di Ihr Ohr Texas e l’orchestrazione di quasi sole percussioni di Old Neubauten, che allude nel titolo a culture meno antiche ma a legami non meno profondi, ci riportano a casa. Ma nulla, ormai, può essere come prima, perché davvero ci siamo affacciati su una dimensione “altra”: affondando come non mai le radici nella terra sarda – nei suoi suoni, nei suoi segni – gli Hermetic Brotherhood Of Lux-Or disegnano una geografia sacra dove i brani sono punti su una mappa spirituale e dove i percorsi che li uniscono sono legami antichi che, grazie al suono, tornano alla luce. OHR, appunto.