La metà più fisica del suono degli Iron Molar la ritroviamo nell’opera di Jacopo Manelli, alias Van Malora, alias Evil Purpose. Cinque pezzi non facili, almeno per orecchie poco avvezze al feroce power noise di stampo americano di un disco che, pur agendo all’interno di un genere codificato, sa essere incisivo grazie a uno sfoggio di potenza brutale ma non gratuito.
Se siete un minimo addentro a questo genere di cose, leggendo le righe sopra avrete capito cosa vi attende: una gragnola di distorsioni analogiche che si muovono con tempi piuttosto veloci, intervallate solo da qualche suono più intelligibile e da improvvisi quanto brevi attimi di silenzio, mentre totalmente assente è la voce, sebbene in certi momenti declamazioni alla maniera di Con-Dom o Green Army Faction non sarebbero stonate. Comunque sia, le 5 Selected Tracks For Human Extinction (questo il sottotiolo del disco) sono una massa informe e granulosa che si contrae e si dilata dando il meglio di sé nell’assalto della prima traccia e nella quarta che, prendete quest’affermazione con le molle, è la più fruibile per scelte stilistiche e varietà di suoni. Un po’ meno coinvolgenti sono i pezzi dove i volumi si abbassano e ci si approssima maggiormente al post-industrial, sebbene qualche momento di relativa pausa sia utile in un disco che comunque raggiunge a malapena la mezz’ora e finisce in crescendo, sia come qualità che come volumi. Viva il massimalismo, dunque, per una musica che, pur traslata nel mondo dell’estremismo industrial, è certamente hardcore.