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Psycho-Path – The Ass-Soul Of Psycho-Path (Moonlee, 2008)

Con una copertina del genere ti esponi talmente che, o sei un genio alla Miles Davis, o fai parte della manovalanza delle Tigri di Arkan. In questo caso non siamo di fronte ad alcun "tipo di blu", ma nemmeno a macellai delle sei corde. In realtà, sebbene con queste premesse, gli Psycho-Path non sono affatto male e la bionda Melée se la cava egregiamente in un patinato incrocio tra Christina Martinez, Shirley Manson e Veruca Salt.

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Disfunzione – Storie, Inverni, Secoli EP (Jestrai, 2007)

Quello che trovo assolutamente apprezzabile nei Disfunzione sono le sonorità. Un' immersione totale nei più bui anni ottanta: quelli di Pride (In The Name Of Love), di Desaparecido, degli ultimi Clash e, con un certo slancio di fantasia, anche dei Diaframma. Chitarre scheletriche, nervose, armonie e voci da dandy con gli speroni, giacche in spalla e cravatta allentata. Insomma l'ideale opening act dei Marti, ma anche il contrario.

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Artifact Shore – Fun Is Near (Interference Shift, 2007)

In questo mini cd della durata di venti minuti circa, gli Artifact Shore dimostrano che alla facciazza di quelli che "ormai i gruppi si assomigliano tutti" c'è gente che muove la ruota, anche se in modo a volte timido. Non dico che Artifact Shore stia cambiando la storia della musica indie, ma come nel caso di altri, riesce a miscelare in modo più autonomo i riferimenti fino a rischiare di avere un suo suono: un rock melodico molto elettronico, in cui comunque si sente parecchio che il disco è suonato e in cui la ritmica è molto importante.

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Yuppie Flu – Fragile Forest (Homesleep, 2008)

Toh. Pensavo di essermi scampato la gag del 2007, il downloadabile disco dei Radiohead, ed ecco che, in un tripudio di fibrillazioni in sync di tutta la blogosfera italica, mi capita sotto il naso il fatto che gli Yuppie Flu si son dati via ad offerta il disco nuovo. Come resistere alla tentazione? Ho qualche euro residuo di transazioni su Paypal, faccio l'acquisto? Beninteso, si può anche prendere gratis, ma com'è, come non è, decido di versare 3€ e sentirmi se si meritano di più o di meno. Con 15€ ti arriva a casa il cd vero col booklet e con 25€ vinci pure la maglietta. L'operazione in se è peggio che sputtanata: alla fin fine, per quanto esclusivo e limitato possa essere il booklet disegnato dal bassista/skater/illustratore Gabbo, un disco italiano in italia dovrebbe rimanere al massimo sui 10€, spese di spedizione incluse.

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