L’orchestrina di molto agevole – a noi piace il liscio! (Casadei Sonora, 2024)

Il liscio, si sa, ce l’hai nel sangue, per tradizione, famiglia o passione. Spesso salta fuori in maniera inspiegabile e quando lo fa non hai che da assecondarlo: è così che l’Orchestrina di Molto Agevole, ormai in giro da una dozzina d’anni, torna con il suo secondo album, vergato da 10 brani a muoversi fra valzer, foxtrot, cha cha cha, polke, quadriglie, tanghi, rumbe, beguine, galop e mazurke. Tutto lo scibile del mondo liscio, con una mano leggera, onesta e sincera, che a chiudere gli occhi seguendo la voce di Francesca Biliotti si sentono i profumi delle camicie di fresco, del vino e della sagra. I dieci brani sono titolati con dieci nomi, maschili e femminili, svisando alla grandissima grazie al clarinetto di Enrico Gabrielli ed alla fisarmonica di Guido Baldoni. Il ritmo è bello intenso e, credetemi, dopo qualche the danzante seguito da capo a fine con la combriccola di ottuagenari alla quale mi accompagno ci vuole spirito ed energia.
Cara grazia che il Cha Cha Cha di Martino ricama consolazioni su una lenta spiaggia brasiliana a ritemprarci, la chitarra di Alessandro Grazian baciata da luce incantevole. Batteria (Davide “Dave” Radice alle pelli) e fisa spingono una quadriglia come Clementina all’interno delle geometriche danze, con sussulti vocali in botta e risposta tra lui e Francesca. Il tango porta Francesco Paolo D’Elia ed il suo violino al centro della piazza, passo cadenzato, sguardo acceso e corazon per Agata. Quando ricompare la voce, nella rumba di Sophie, cambiano le luci, il paesaggio e l’ambiente, quasi un western citando Vincenzo Todisco, volgendo uno sguardo ai Caraibi, cuore in mano e pathos che fa emozionare cercando luci oltre il tramonto. Sempre Caribe, beguine (rumba, mambo e cha cha cha cantati) per Leo, con il contrabbasso di Francesca Baccolini che fa sentire il suo corpo ed accompagna percussioni ed arie fra la foresta. Il galop di Mia è assolutamente sfrenato e ci porta velocemente a the last mazurka: quella di Ennio, solare e consapevole di portarsi dietro la chiusura di un disco stupendo e classico, umano e familiare. Sembra quasi di vedere il pubblico ed i ballerini che riassettano la festa, seguendo il ritmo e scambiandosi sorrisi. L’Orchestrina Molto Agevole torna e colpisce nel segno, giocatevelo con la bella stagione negli spazi conviviali, allenatevi in cameretta per qualche settimana e non farete prigionieri!