Psychofagist: grind freak con eleganza

Ho scoperto gli Psychofagist ai tempi del loro disco su Subordinate: li avevo trovati interessanti fin da subito, tanto che li comprai senza battere ciglio. Le uscite successive hanno confermato che si trattava di un gruppo interessante, oltre che anomalo, infatti, nonostante viaggino a velocità assurde, usino ossessivamente passaggi tecnici, sfoggino stranezze e violenza cieca, i nostri riescono a mantenere una certa dose di ironia, che in ambiti come quello grind e death metal è merce piuttosto rara. Dopo averli visti dal vivo varie volte, oltre a notare i progressi tecnici e la capacità di elaborare pezzi intricatissimi, non ho potuto non sorridere a certe battute che facevano da contrappunto a un approccio molto serio, ma allo stesso tempo non privo di quell’attitudine punk che a certe latitudini risulta quasi inesistente. In tempi in cui molti lamentano la carenza di gruppi validi, gli Psychofagist coniugano tecnica e personalità in modo davvero interessante. Provare per credere.

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Simon Balestrazzi: dagli albori industriali alla musica contemporanea

Per quanto introdurre uno come Simon Balestrazzi risulti superfluo, vi basti sapere che oltre ad essere una delle colonne portanti dei T.A.C. (Tomografia Assiale Computerizzata) ha suonato in Kirlian Kamera, Kino Glaz Deep Engine, Dream Weapon Ritual, ha fatto uscite a nome Candor Chasma, collaborato con Z’EV, Ikue Mori, Alessandro Olla e ha pubblicato su etichette che vanno dalla Silentes alla Boring Machines, dalla Old Europa Cafè alla Small Voices. Balestrazzi è stato uno di quelli che hanno dato il via a quella “gloriosa” ondata industriale e avant che negli anni ’80 ha dato lustro all’Italia come solo il primo circuito hardcore punk aveva saputo fare. Resta che questo parmigiano, come molti degli eroi “estremi” della prima ora, si pensi solo a Teardo e Bernocchi fra gli italiani e a gente come Asmus Teitchens, Z’EV, Throbbing Gristle stessi per gli stranieri, non si è mai fermato troppo all’interno del circuito industriale che anzi sembrava (e sembra stargli) piuttosto stretto, tanto che negli ultimi anni della sua produzione sembra essersi concentrato maggiormente sulla musica contemporanea e questo senza perdere di vista i suoi vecchi amori tanto che Candor Chasma (progetto condiviso con Corrado Altieri dei Monosonik, Uncodified e quel TH26 che aveva collaborato con Maurizio Bianchi), appena uscito su Old Europa Cafè, lo conferma platealmente. Un bel giretto sulla sua discografia riportata da discogs potrebbe fugare ogni dubbio sul fatto che si tratti di un vero e proprio cavallo di razza.

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Koji Asano: il long distance runner della composizione giapponese

Quando qualche anno fa iniziai a ricevere suoi dischi, Koji Asano si trovava in una delle sue fasi più prolifiche: negli anni Asano ha attraversato l’ambito della musica elettronica, della musica classica, del rock progressivo, ha registrato lavori basati su field-recordings, musica simil-ambient e chi più ne ha più ne metta. Fin dai primi lavori che ascoltai di questo compositore/musicista giapponese mi resi conto questo musicista era molto determinato, cosa che era intuibile dal fatto che avesse fin da subito creato un’etichetta che stampasse i suoi materiali (la Solstice) e che si presentasse apertamente come un musicista tout-court. Non credo che un musicista come Asano abbia mai avuto dei problemi a reperire un’etichetta che si dedicasse alla stampa delle sue uscite, ma stiamo parlando di un musicista che si vuol lasciare la libertà di stampare e di comporre qualunque cosa desideri e questo è quello che effettivamente ha fatto.

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The Eagle Twin Ascend the Iceburn: intervista a Gentry Densley

Dopo aver ripercorso la carriera di Gentry Densley dagli esordi (Iceburn) ai nostri giorni (Ascend e Eagle Twin) nell’articolo monografico, completiamo questa breve rassegna a lui dedicata lasciandogli la parola. È l’occasione per approfondire alcuni argomenti, precisarne altri e arricchire la storia col racconto delle sue esperienze personali, un’utile appendice a una storia che ha ancora molto da dire.

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