Hidden Reverse – Six Cases Of Sleep Disorder (Azoth, 2017)

Gli Hidden Reverse sono Simon Balestrazzi e Massimo Olla, che qui danno seguito alla notevole cassetta edita qualche anno fa per Old Europa Café / Soundscape 713 con un disco intero per Azoth. L’etichetta di Balestrazzi ospita molte delle sue produzioni recenti e personalmente trovo il periodo creativo che coincide con questa sua modalità di produzione come l’ennesima interessante “nuova vita” del nostro. Ma veniamo al disco: Six Cases Of Sleep Disorder contiene sei brani che effettivamente poco conciliano il sonno, dato che Hidden Reverse è una inquietante esperienza rituale, a base di suoni di basso cupi e potenti e stridori, squilli e ronzii metallici creati con strumenti particolari spesso autocostruiti da Olla. Averli visti usare l’armamentario dal vivo l’anno scorso al “Festival di musica e arte inconsueta” non ha tolto la magia dell’ascolto a occhi chiusi, anzi: momenti più freddi e algidi lasciano spazio a picchi di caos molto controllato, ma non immaginate un disco dove le cacofonie vanno per la maggiore poiché uno dei punti a favore di Six Cases Of Sleep Disorder è proprio di riuscire ad avere comunque un gusto della melodia che lo avvicina alla colonna sonora, anche se l’ingrediente fondamentale è una ambient concreta e industriale. Misurato ma di pancia, astratto ma “terreno”, chissà se il rituale di Six Cases Of Sleep Disorder suonato all’incontrario ci potrà dare delle sorprese?