Zerogroove – Everyday (Kaczynski Editions, 2023)

Zerogroove aka Giuseppe Fantini, una delle menti dietro Kaczynski Editions, esordisce in solo. Lo fa con un lavoro ritmico e pop, come se Martin Rev si piazzasse incazzato a bordo piscina, dando il via ad un’incedere ritmico, ronzii, sciabolate ed incastri di suoni a diverso spessore e consistenza.
Dopo le prime tre tracce che ci portano a scaldare le membra in A Simple Life appare una voce, robotica e stentorea il giusto, praticamente perfetta. Ma fare delle canzoni non semra essere lo scopo principale di Zerogroove, credo che voglia unicamente darci di scossa e di frusta, smuovendoci dentro il suo mondo. Calca spesso la mano e gioca, poi torna a cantare, rimanendo nella linea d’ombra che divide il crooner dallo psicopatico, diventando sinistramente inquietante proprio quando confidenziale (come in The Reverend, del quale non vogliamo per nulla conoscere il messaggio), oppure quando va a tarpare le vie comunicative smozzandole come in Be-bop Timing. Il fatto che tutto il lavoro sia registrato in modalità live fa trasparire quanto, in questo progeto, sia lasciato all’entusiasmo ed al momento. Zerogroove abbraccia mondi e ne apre altri, ha il ritmo nel sangue, una piscina ed un amico come Martin Rev. In più ha un sacco di energia e quando vorrà farà un disco compiuto dall’inizio alla fine, col quale non farà prigionieri. Quando lo ascolterete vi torneranno in mente queste righe, le sue mazzate ed il suo gioco pesante ed invidiabile.