The Rust And The Fury – See The Colors Through The Rain (Woodworm, 2014)

TheRustAndTheFury-SeeTheColours

Piove. Ultimamente non è strano per niente, no? Comunque, siccome, secondo me, il caso esiste fino a un certo punto, tiro su dal mucchietto di dischi di cui parlare qui un See The Colors Through The Rain. Perfetto, direi. A differenza della realtà in cui uno vede tutto più grigio e opaco, questi tizi, che scopro, dopo l’ascolto, con somma soddisfazione essere miei connazionali, fanno vedere le cose più colorate del normale. Forse la pioggia che intendono è quella di suoni e voci che propongono che, effettivamente – Carry On ne è lampante esempio -, è caleidoscopicamente pop. I cinque umbri sono partiti una decina di anni fa con questo progetto, poi, a quanto pare, hanno perso pezzi di band originale per strada, si sono dati ad altri gruppi per poi giungere tre anni fa alla formazione attuale. Formazione che mi pare quella giusta, contando che in poco tempo hanno all’attivo un’esibizione all’Arezzo Wave, un ep, due album, numerose date live fatte e da fare. Radiofonicissimi ed eterogenei sia nel cantato – Green, I Seem -, affidato a quattro quinti dei membri, che nella composizione dei pezzi – si passa in assoluta tranquilità da Coming Home To Stay o Tomorrow’s Rain cheprevedono intarsi di elettronica soft su canzoni classicamente pop, a una ballata borderline tra un rock bello carico e un cantato vicino al punk dei Clash come Lived.Mi piacciono tanto questi The Rust And The Fury, sarà perchè li ho ascoltati al momento giusto, quando la pioggia battente ha enfatizzato il nome del disco, sarà per il loro nome ‘ossimoroso’ che incuriosisce e trovo li rispecchi: momenti di positiva staticità e richiamo a cose ‘vecchie’ come la ruggine e altri di rabbia sonora che esplode come una furia per scelta a sottolineare le altre parti. Come cantavano i Laghisecchi, “Esaspera Il Contrasto”, un gran consiglio che spesso porta a scelte, almeno musicalmente parlando, giuste.