Stefano Ferrian – Amphetamine (dE-NOIZE, 2011)

stefanoferrianamphetamine

Un esordio? Non esattamente, visto che si tratta sì del primo disco solista di Stefano Ferrian, ma stiamo comunque parlando dell'uomo che in primis suona la chitarra negli Psychofagist e che invece alcuni altri avranno visto prestar le ance del sassofono nei Ffatso, con Gianni Mimmo oppure che ve lo ricorderete per il cdr con Razoj, progetto condiviso con Mario Gabola degli A Spirale. L'unica traccia da cui è composto questo mini cd è notevole, infatti Stefano ha messo a frutto le sue doti da polistrumentista e allo stesso tempo ha cercato di spingersi più in là rispetto ai materiali già stampati con altri gruppi.
Il disco che ne è uscito è un singolare mix che un po' mi ricorda alcuni dei migliori lavori solisti di Patton, delle cose da giro Carbon Orchestra, Elliott Sharp e/o comunque molte cose del catalogo Ipecac. Il perché di questo commento è presto detto, infatti Ferrian fa parte di quel tipo di musicisti con un approccio molto pulito (se fossi un metallaro potrei scrivere… tecnico!) che non lascia molte sbavature, tutto è relegato al posto che gli compete, per di più il novarese lavorando in solo si è potuto dedicare ad arrangiare la suite in ogni minimo particolare. Sax, chitarra, effettistica varia dal sapore elettronico, schegge noise, piano, atmosfera notturna ma non plumbea ed un'idea del di dove andare a parare molto forte, tanto che vista la brevità della composizione mi ha fatto venir voglia di sentirlo su un lavoro più lungo. La grafica del lavoro è molto curata il che completa il lavoro al meglio. Complimenti.