A Sphere Of Simple Green – With An Oblique Glance (Azoth, 2017)

Gli A Sphere Of Simple Green sono un trio formato da Adriano Orrù al contrabbasso, Silvia Corda al piano preparato e Simon Balestrazzi alle elettroniche/rumori/campioni ed escono per l’etichetta di quest’ultimo, la Azoth. Il trio è al secondo disco dopo parecchi anni di distanza dal primo e dichiara di non suonare quasi mai assieme, interessante particolare per un disco dove i musicisti sono perfettamente affiatati e la loro musica improvvisata è magicamente armonizzata: la risposta in realtà è molto semplice, soprattutto se date una occhiata ai curricula dei tre in questione. Jazz, contemporanea e improvvisazione sono il pane quotidiano per Orrù e Corda, mentre Simon Balestrazzi è spesso su queste pagine per la sua musica elettronica ed elettroacustica non convenzionale: la combinazione dei tre musicisti è delle più riuscite. In questo With An Oblique Glance la percussione ha un ruolo fondamentale, sia essa ottenuta con il contrabbasso o con il piano preparato: i due strumenti si appaiano o si inseguono in trame anche tortuose e complesse ma mai cervellotiche, lasciando un posto per uno spigolo di melodia e atmosfera mentre l’ascolto è come ammorbidito dai sapienti interventi delle elettroniche e dei campioni. Non so se il merito sia della componente ritmica, dello spazio lasciato sapientemente al silenzio, del dialogo mai banale tra gli strumenti o più semplicemente della magia delle atmosfere, ma gli otto brani scorrono e ci si ritrova rapidamente alla fine dei tre quarti d’ora in cui non ci si rende neanche bene conto della qualità sopraffina di questi tre musicisti, affascinati solamente da ciò che abbiamo appena finito di ascoltare.