Reptilian Expo, aka Riccardo Patrone, ha la capacità di trasformare in suono (e quindi in digressioni che possiamo fruire anche ad occhi chiusi) universi magnetici e colorati, entro i quali sguazzano delfini ferrariani e microrganismi nervosi, briciole di beats e sfiati di palloncini riempiti d’elio.
Co-creatore dell’universo Pampsychia, si avvale per il debutto su vinile delle malefiche grafiche di Riccardo Redeghieri che già si occupò dello storico Illmatrix di Rainbow Island, sempre per Arte Tetra.
Facile se ne sia quindi innamorata Arte Tetra, che si porta a casa un bel cappellaio matto, che quando ci mette il napoletano in coppa potrebbe diventare una pazza cosetta pop mica da ridere! Non credo sia solo questo ad interessare il nostro ma quando gioca con le vocine siamo ad altissimi livelli, Kailua in Lode al Nodo lascia a bocca aperta tra vapori e fumenti di big babol e metedrina. Ci sento anche qualcosa dei Matmos più plastici e giocosi di tempo addietro per l’equilibrio e la maestria. Volete sentirvi all’interno di un pachinko per mezz’ora? Buttatevi qui, talmente bello e matto che secondo me a guardare Speed Racer all’inverso escono questi suoni.
