Marko Miladinovic – Bez Zub (Lumpen Connexions, 2022)

Marko Miladinovic gioca con i suoni e con le parole da anni. Musica, scrittura, poesia, colore. Nato a Vukovar e presto giunto nel Canton Ticino si muove saltellando fra le diverse connessioni linguistiche e sonore europee. Poco tempo fa mi scrive, dicendomi di aver fatto un disco, eccoci quindi! Bez Zub – Lumpen Connexions si compone di 14 stralci fra musette, sound poetry, toy music e narrazione, saltabeccando in maniera dinamica fra un brano e l’altro fino al termine del lavoro. Dopo l’esperienza con i Fedora Saura, che ci regalarono due ottimi dischi tra il 2012 ed il 2014 (Muscoli in musica / Scelta degli uguali e La Via Della Salute) l’assetto solitario permette a Marko di esprimere se stesso liberamente, quasi senza peso… sono infatti input leggeri leggeri quelli senza lasciati, che svolazzano colpendoci a tratti e riportandoci sul quadro generale. Lo scheletro musicale è esile e sembra arrivare da una vecchia favola come quella del soldatino di latta o da Toy Story, una vera e propria animazione di piccoli personaggi che in maniera fastidiosa ed accorata fanno proprio un ambiente nascosti dal resto del mondo. Se vi andasse di montare in bicicletta e farvi un giro nel mondo di Marko, di Max Läubli, di Andrea Marioni, di soubrettes, stelle e tiranne non abbiate timore: vivrete l’euforia di uno schiaffo del soldato arguto ed indolore, ma pieno di cose belle cone cui riempirsi l’anima.