LACOSA – LACOSA (Dischi Soviet Studio, 2023)

Nati sulle ceneri delle Soviet Ladies il quartetto dei Lacosa elabora in questo debutto i passati 5 anni. Nato come strumentali inseriscono in un secondo momento la voce di Walter Zanon, proiettandosi in una fredda wave da anni ‘80, in più momenti debitrice degli U2, soprattutto a livello vocale. I brani sono molto ben costruiti, schemi sintetici e lirismi mai eccessivi, spaziando in un’orbita ombrosa ed invernale. Cosa non facile non c’è mai un eccessivo pathos, anzi, brani che potrebbero facilmente deragliare come Oaks risultano dosati con garbo e stile. In Morning Star uniscono enfasi da stadio e bedroom pop sintetici in uno zombie che funziona e conquista, avvolgendoci in una cappa nella quale i cuori più teneri. si perderanno senz’altro. Je Sus riesce ad unire il loro lato più pop con un ricordo dei Jesus & Mary Chain sotto narcotici, uscendone vincitrice.
Un disco pop ben fatto, che potrebbe probabilmente ambire ad un ascolto non indifferente, anche se c’è qualcosa che stona nella tazza del mio the…