Un amico un pò di tempo fa sosteneva di non riuscire ad ascoltare la musica di gente che sul piano personale considerava degli stronzi. Insomma il rapporto personale e il prodotto musicale non possono essere due cose fra loro scindibili. Io all'epoca espressi le mie riserve su questa massima, anche se devo riconoscere che a volte la voglia di dargli ragione era tanta. Il discorso sicuramente non si può ribaltare però: e le persone più adorabili che possiate conoscere a volte possono fare letteralmente cagare, musicalmente parlando. Nienta paura, non è questo il caso dei Karin. Il gruppo, proveniente da Fontevivo (PR), ha dalla sua una cura particolare, quasi maniacale del suo prodotto, con una copertina e un titolo che colpiscono l'ascoltatore che, di un certo tipo di musica, ha fatto un'ossessione. Quanti gruppi sono nati dichiarando tutto il loro amore, prima per i Pavement e Mineral poi per Bright Eyes o Death Cab For Cutie? è vero, oramai non si contano più. Tanto da farti andare in odio persino gli originali, per i quali due anni prima avresti fatto qualche follia (basta vedere quante volte avrò citato questi gruppi). Partendo dal fatto che qui non si propone nulla di particolarmente originale, i giovanissimi Karin si muovono con apprezzabile onestà di fondo non nascondendo i loro debiti e dimostrando un'umiltà degna di nota. Che poi, messo in chiaro tutto all'inizio, le canzoni ci sono, scorrono via lisce come l'olio senza che i riferimenti sopra citati diventino un punto di riferimento troppo soffocante, e questo lo dico anche per il futuro del gruppo stesso. E sembra che dei Karin si sia accorta anche la piccola etichetta indie pop Myhoney che, dopo gli Annie Hall, ha inserito il gruppo nella sua mailorder. A buon intenditor… il mood acustico/ collegiale (Start By Crash, Fancee), qualche beat elettronico (Untitled) a dare un pò di ritmo – oltre che la voce di Francesco Rabaglia (dal timbro decisamente emo) che si amalgama dolcemente a tutto il resto – rendono la mezz'oretta di questo Ep molto piacevole. Una limatina qua e là e via…
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Karin – I’ve Tried With Sport But It’s Not My cup Of Tea (Autoprodotto, 2006)
