Gablé – Pick the Weak (Figures Libers, 2024)

Salvo errori nel conteggio Pick the Weak dovrebbe essere il decimo album per i Gablé, progetto di Caen dietro al quale si nascondono Jacqueline Gaëlle, Mathieu Hubert e Thomas Boullay. Da sempre riescono con la loro miscela di folk, elettronica e pop a colorare dischi ed auricolari, come se qualcuno avesse buttato progetti come Ladytron o Le Tigre in un incolto prato verde per degli anni. Si sente fortissimo nella musica dei francesi un richiamo ad una natura riletta con la necessaria chiave digitale. Quando poi sulla carrozza invitano i Meridian Brothers, vere e proprie icone dalla Colombia tropicale e trasversale, riescono a creare un ambiente da spy story, tra condensa e giungla, prima di addentrasi nel ritmo più latino. La tavolozza del trio è ampia e sfaccettata, ma facilmente riconoscibile dal loro tocco. Ma c’è spazio anche per brani più compassati dove far uscire un sintentico french touch come TeLL uS MoRe, prendendo con le pinze la definizione stilistica ovviamente! Tutto prende forma nuova nel magico mondo dei Gablé, i duetti maschile femminile si trasformano in caledoscopi spaziali come in iT MaKeS SeNSe, che sposa le intuzioni più eleganti di certo rock robotico azzeccando ogni mossa. Curiosi, stilosi, mai noiosi, ci trascinano al canto ed al ballo, permettendoci di sfoderare i peggiori accenti della nostra vita. L’unica vera critica che possiamo far loro è quella rispetto alla scelta dei caratteri dei titoli, che fanno di tutto per complicarmi la vita con il loro alternarsi di maiuscole e minuscole, ma davanti a brani stupendi come BeLieFS ThaT eXCLuDe e SpeCIaL CoNTaiNeRS (quel trombone!) possono permettergli di tutto. Se amate il divertimento ma anche gli American Analog Set, i boschi e gli Hot Chip, la Francia e la Colombia beh, vi consiglierei fortemente di scegliere i deboli.