Filtro – Riflesso (Upside Down, 2017)

Filtro nasce dall’incontro fra Angelo Bignamini (Lucifer Big Band, The Great Saunites) e Luca De Biasi (Satantango, Vhd Vhd) e dalla loro passione per le fonti analogiche – sintetizzatori modulari e nastri manipolati – passione che investe ogni aspetto del progetto. Il loro modus operandi è estremamente coerente:  sempre su nastro è stata catturata la registrazione e ancora su nastro magnetico ci arriva, racchiusa in una cassetta avvolta in una confezione che non casualmente ricorda un pacchetto di sigarette (ma privo delle immagini gore ultimamente utilizzate). Riflesso si sviluppa lungo quattro brani (Riflesso Part 1, Perno, Statore e Riflesso Part 2) nella forma di un’elettroacustica impro che giocando con la ripetitività dei loop argina le derive della forma libera. Il suono è minimale e pulsante, a tratti ipnotico, senza eccessi rumoristi; il tutto è anzi soffuso, quasi oppiaceo negli effetti che riverberano e dilatano i battiti e nei campioni di conversazioni rallentate. Se dovessi dare una definizione azzarderei il termine noir-dub: non una colonna sonora ma musica d’atmosfera che si fa narrazione in modo suadente ma senza scendere a compromessi. Il tempo a nostra disposizione non è molto, meno di mezz’ora che vola in un attimo, ma è sufficiente a farci apprezzare un lavoro che è vero artigianato di qualità.