Elena M. & Denis V – 23 (TIB, 2023)

Arrivo all’ascolto del disco dopo aver visto dal vivo Rosa Lavita e Denis Vignoli,la coppia autrice del lavoro, rimanendo piacevolmente sorpreso dalla crudezza delle registrazioni, fedeli a quanto ascoltato nel live locarnese di qualche settimana or sono. Basso come pulsazione umana e chitarra a degradare il tutto come lo scorrere del tempo, impietoso. Avanzando il suono rimane oscuro, umbratile, tribale. Gli incroci ed i richiami dei due strumenti paiono piuttosto bestie che si annusano. Il terzo brano è esattamente quell’immane e pasce vuotezza che credo ci sia nella testa degli zombi rimediano, quelli lenti. Serafici, affamati, dinoccolati, con suoni bassi e prolungati nell’espressione. Nel quarto il non morto cammina, pesante, lento, senza nulla che possa fargli perdere il ritmo ne deviarlo da un automatismo rimastogli attaccato chissà dove. Brandelli di suono carnale lenti ed inossidabili. 5 è tutto quanto detto finora, per dieci minuti. Alzate il volume ed ascoltare questo disco in auto, sarà bellissimo nella sua incompiutezza magica.