My Dear Killer – The Cold Plan (Under My Bed/EeeE, 2018)

Terzo disco per My Dear Killer, ovvero Stefano Santabarbara, che con il tempo affina sempre più le sue doti: il nostro infatti tra una dichiarazione e l’altra di voler appendere la chitarra al chiodo fa uscire dischi via via sempre più interessanti. Se già il precedente The Electric Dragon Of Venus aveva mostrato notevoli segni di crescita, The Cold Plan prosegue e forse la sua radice va vista anche nell’interessante Blind Tarots (recuperatelo, è un piccolo gioiello dimenticato) dove Stefano suonava assieme a Matteo Uggeri (qui coinvolto invece per le grafiche): la chitarra è infatti meno rumorosa che in passato ma è sempre più accompagnata da field recordings, elettroniche e riverberi per un suono sempre più convincente, a cui contribuisce Stefano De Ponti che dà manforte e corrobora il suono con alcuni degli ingredienti di cui sopra assieme a strumenti vari. Melanconia a fiumi, voce con il suo pathos ormai marchio di fabbrica, andamenti ambientali e manico nel maneggiare la sei corde… alla fine per fortuna il killer è sempre lui, non temete: folk non convenzionale che potrebbe convincere un fan di Tim Buckley, a un nostalgico dell’emo o persino a qualche seguace del folk apocalittico, per quattordici canzoni con la C maiuscola che ci parlano di treni in ritardo, di solitudine e di rapporti interpersonali che si sciolgono come neve al sole. The Cold Plan esce per l’etichetta di Stefano, Under My Bed (anche lei coinvolta in questo virtuoso effetto “ogni uscita sempre meglio”) assieme alla neonata EeeE di Vasco Viviani (ex tuttofare di Old Bycicle): un disco suonato e prodotto da nostri amici insomma, ma di cui non potevamo però non parlare, dato che secondo il nostro modesto parere c’è poco in giro che valga così tanto.