Dopo Psychofagist vs Napalmed, proseguiamo con le scellerate collaborazioni, questa volta nei piani alti dell’empireo andando a scomodare addirittura Giovanni Sollima: tra i più celebrati violoncellisti di scala internazionale, qui in un faccia a faccia con un vero e proprio (S)compositore contemporaneo. Andrea Senatore per l’appunto, enfant prodige dell’elettronica colta che nel rooster Minus Habens sembra aver trovato il proprio humus definitivo. Il progetto è quasi un concept sugli elementi. Il violoncello di Sollima (un Francesco Ruggeri del 1679) viene sbriciolato in frattali sonori e ricostruito nelle atmosfere universali e acquose del giovane Senatore che pare percorrere un viaggio ideale dalla creazione del globo. Ideale colonna sonora per il più ieratico Terence Malick, De/Nucleo si muove ondeggiando nelle suite spazio temporali che riesci ad evocare in ogni pezzo. Fortunatamente siamo ben lontani da Ludovico Einaudi come da qualsiasi altro Dulcamara della musica classica che dietro altisonanti parole cela un vuoto creativo tutt’altro che esiguo. Le pennellate di Sollima non stridono mai dentro i beat e l’amalgama risulta morbida quanto un certo trip-hop che ultimamente l’etichetta pugliese sembra supportare particolarmente. Un bel lavoro quindi, delicato, ma potente che speriamo bene possa uscire dalla nicchia degli amanti della ricerca per approdare piuttosto nelle case degli amanti della buona musica in generale.