Titor – S/T (Smartz, 2009)

titor

Nostalgici della "sei corde senza fronzoli", i Titor inalberano un progetto pseudo concettuale che partendo dall'hardcore californiano dei primi ottanta approda ad un hard rock roccioso, dotato di gran dinamica, debitore tanto di AC/DC quanto degli Afterhours di Germi. Ottima partenza, ma che suona un po' come side-project, veicolato dalla fuga dei membri dalle rispettive band (Treni All'Alba, Dead Elephant, Distruzione).
Un divertissement alla Chrome Division o Venomous Concept (solo concettualmente) per "spolverarsi" dalle solite cose e tornare alle "origini di tutto". Da un certo punto di vista mi ricordano gli Angeli di Tax Farano (a parte l'improbabile erre moscia) che almeno per i live-act si vestivano tutti uguali. Per il resto cosa aggiungere? Simpatici, fumosi, piemontesi, abrasivi: praticamente infrangibili. Ma senza dubbio l'anello più debole della possente catena Smartz che, detto tra noi, deve essere una banda di amiconi alla SST. Grafica apparentemente grezza, in realtà molto fashion.