Les Spritz – …To The Prior (Salottino Prod, 2008)

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Chitarre acuminate come rasoi, sound dislessico, stop and go inattesi, la ritmica di una mietitrebbia: tutti requisiti che definiscono una band di capaci musicisti che nel punk-blues purulento degli ultimi vent'anni vedono forse più che solo un riferimento. Del resto, quante persone sono impazzite per One Dimensional Man? Per quanto mi riguarda, decisamente troppe. Non importa se copi Mozart, Soul Coughing o Jesus Lizard, di fatto resti sempre e comunque un copione. La linea che infatti separa l'ispirazione dal plagio è spesso sottile ed ambigua come le carezze di alcuni pretuncoli. Nel caso del power trio messinese dei Les Spritz, qui al secondo disco, il discorso prende contorni che mi rendono più indulgente e particolarmente attento: benchè fin troppo presente l'ispirazione ZZ Top / Shellac è piacevolissimo distinguere anche certe cavalcate ritmiche maideniane quanto alcune decorazioni U2 periodo anni ottanta. Strano melange che non genera dispersione a terra quanto un flusso armonico (apprezzabilissimo lo sporadico uso della voce) talvolta legato ai due riferimenti principali, ma che comunque scorre e ammalia. Gli arrangiamenti sono buoni e il suono è ipercollaudato ed affilatissimo. Ancora una volta, la sicilia non delude, alla faccia dei polentoni neo-melodici.