La Furnasetta – Diary Of A Madamina (Solium, 2021)

Uno, nessuno, centomila. Questo è Diary Of A Madamina, ultima uscita de La Furnasetta, collettivo anonimo (nessuno, quindi) da sempre identificato da un’unica, per quanto mutevole, icona femminile, che qui si serve dell’opera di una nutrita schiera di musicisti del giro noise/post-industriale; non centomila, ma giù di lì. Ma il titolo pirandelliano torna utile anche per alludere a una certa difficoltà a definirsi che sembra essere in primis del progetto stesso. Dal punto di vista strettamente musicale è il disco migliore dell’ensemble piemontese, con brani ben costruiti che svariano dal power noise al post-industrial finanche all’EBM e all’ambient più sporco e, sebbene l’effetto compilation sia dietro l’angolo, a causa dei tanti ospiti che lasciano il loro marchio sulle composizioni, il lavoro regge la prova dell’ascolto: spiccano su tutte A New Genesi  ( con Leather Parisi e Zen_Ga), The Church Within (ancora con Leather Parisi) e Army Of Immortals (con Paolo Bandera). Ma quello de La Furnasetta non è mai stata un discorso esclusivamente musicale, tutt’altro: i lavori precedenti, marcando una certa distanza dalla figura del musicista, ponevano degli interrogativi sulla forma e sulle scelte stilistiche di un ambito – definiamolo genericamente industriale, nelle sue mille propaggini – che già da tempo si è infilato in un cul de sac espressivo dal quale rifiuta tenacemente di uscire. Lo facevano gettando sulla materia in questione uno sguardo fra l’ironico e il divertito che in Diary Of A Madamina appare relegato alle sole titolazioni (quella dell’album o dell’arguta Mercyful Cake); nelle tracce si respira invece una certa aria di normalizzazione, che se da un lato potrebbe consentire alla signora dall’alta chioma di sedere nell’impolverato salotto buono dell’industrial nostrano, dall’altra ci priva della possibilità di aprire le finestre e arieggiare salutarmente la stanza. Se poi si sia piazzata lì con l’intento di scoreggiare ad alzo zero e pestare i piedi a qualcuno, in ossequi all’antico spirito, non possiamo al momento saperlo, ma saremmo ben felici di essere smentiti.