Body Bag Redemption – The Exclusive Fun Of Fishing In The Pond Of Your Clownish Tears (Autoprodotto, 2021)

Cosa si potrà dire di un EP di circa 9 minuti? Nulla, se non che è il seguito di altre due uscite targate 2021 (Pas De Dieux, Pas De Deux e Red Zone Ghostgasm) a comporre un quadretto di sciatteria non da poco. Sono quattro brani che ad ascoltarli ti verrebbe voglia di prendere il musicista, legarlo, prenderlo a sberle farlo applicare, espandendo quelle che sono delle piccole gemme gettate al pesce (quello in copertina, azzurro, una sardina di sicuro). C’è un sacco di groove al quale è stato tolto tutto il contorno, lasciando una lisca di brani che giocano con il rumore, il rock’n’roll più debosciato, l’ancheggio, il sudore. Quei quattro stereotipi in croce che da sempre sono il sale di questa musica. Il tutto sembra giocare con l’ascoltatore, a negare un climax ed un orgasmo ma troncando quanto di buono costruito in ogni brano. Pur leggendone i titoli capiamo che non si tratta di intro o di interludi, c’è una deliberata scelta di voler chiudere all’apice, una volta trovata la quadra, si fottano gli altri. Si resta con un ghigno amaro, volendone di più. Non lo liberate e continuate così, ne vogliamo ancora.
Si insiste allora, andando indietro di qualche mese, aggiungendo altri 8 minuti per arrivare ad un lurido quarto d’ora lungo, abbastanza per focalizzarci sul progetto: Red Zone Ghostgasm di luglio scopre altri squarci di luce su Andrea Valentini, l’uomo dietroal progetto. Il primo pezzo cantato che andiamo ad incocciare è l’apertura su un baratro, la solitudine urlata contro una platea vuota e desolata, Babe, Don’t You Wanna Go: Babe se n’è andata da un pezzo e rimangono solo i cocci a terra. La registrazione sembra chiusa in spazi diversi, come un frontman che sia vittima del proprio stesso suono e non possa più controllarne potenza e direzione (A Scar Due) mentre Ghosting The Ghost/Mongoholydiscopunk la butta in vacca come da titolo, leather and sweat a seguire qualcuno che sarà irrimediabilmente irraggiungibile. Ci sarebbe l’uscita di maggio ma si andrebbe troppo indietro, fermiamoci al qui ed ora, facile che entro dicembre ci arrivi un’altra perla.
Cosa aggiungere? Prima di iniziare, a naso, avevo pensato a Thermos Malling dei mai troppo compianti Doo Rag per il suo essere outsider ad oltranza, poi durante l’ascolto mi è giunto qualche flash in zona Neil Michael Hagerty e…non so che dire, se questi sono i “cadaveri” ai quali si mira mi tengo questo lurido sacco ed il musicista in vita, che avrà salva se continuerà a darci qualche minuto in più…