I Tronco escono con Sincope che ha in catalogo pacchi di roba harsh, noise, hardcore ed experimental e va detto che, in linea generale, questo lavoro non si discosta tanto dai progetti finora sposati dalla diy label. Primo Annuale E Mezzo Resoconto, infatti, è frutto di improvvisazioni ripetute (dal 2008) e messe ottimamente in forma di canzone da un (molto) power duo della provincia di Frosinone.
Siccome sono curiosa come una scimmia, prima ancora di ascoltare il disco, mi sono catapultata sul myspace dei Tronco per dare un'occhiata e ho subito notato il loro considerarsi, tra le altre cose, una band 'terapeutica e di facile ascolto'. Senz'ombra di dubbio mi sento di affermare che, dopo essermi ripetutamente beata del loro album, trovo che, al di là di tutte le etichette di post punk core, neo hardcore e minimal a cui uno può fare riferimento, la loro auto definizione sia estremamente calzante. Voce che non canta, ma parla e urla sfrontatamente – mi vengono in mente gli Altro, tanto per dire – su chitarra e batteria che si dichiarano ispirati da Signore Bands come Husker Du – Tronco, Non So -, Wire (a sentire Stupendo e Buona Fortuna, decisamente gli Wire del giro 12XU direi) e vecchie glorie nostrane tipo i Kina e i Cccp (non a caso, penultima traccia di 14 è una cover di Noia: puristi di Lindo-prima-versione, per piacere, non fate del male a me e alla mia famiglia se dico che credo che questa rivisitazione, oltre ad essere grandiosa, abbia il pregio di riscattare un originale che 'annoia normalmente mortalmente'). Un packaging (in edizione limitata!) davvero bello che contiene un disco davvero bello. Terapeutico e di facile ascolto.