Robert Rich & Luca Formentini – Cloud Ornaments (Soundscape Productions, 2024)

L’unione fra Robert Rich e Luca Formentini porta a nuovi frutti, dopo quelli di For Sundays When It Rains del 2022. In questo caso Robert ha sporcato la propria tela, un primo passo necessario per poter iniziare un dialogo a distanza, dandogli l’occasione di utilizzare i suoi tintinnii ed il suo metodo per impreziosire l’insieme, lavorando poi l’uno sul seguente strato dell’altro.
Tutto ciò ha portato al suddetto Cloud Ornament, sorta di arcipelago vaporoso ed acqueo pronto a cambiare stato, colore ed umore. Lamplight Chime è estatica, corroborante, perfetta per far salire a bordo del viaggio. Non c’è fretta, non c’è maniera, non c’è facciata: esiste solo il suono, emesso da due musicisti, che a tratti sembra abbeverarsi alla fonte della tradizione, come nel caso del flauto di Door of Ornament. È una musica tenue, luminosa e nutriente, musica da cerimoniale intimo, fatta della stessa materia delle nuvole, fra le quali i due musicisti a tratti vogliono farci credere di essere ancora umana materia, tingendo di note e di lievi sospiri la tela condivisa. È Tincture of Luminance, brano che si estende per quasi un quarto d’ora e che ci blocca in contemplazione dell’opera. In Tapestry Sky per la prima volta si scorge il terreno: sabbioso, arido, sorvolato ma compreso nel ritratto sonoro dei due, riscaldati dalle sue esalazioni, da brevi placche di ripetizione come un paesaggio indefinito, ottenebrato dalle alte temperature. Ancora migrazioni di ottave, redini tirate per stabilizzare una rotta, una quota, stabilizzarsi e nascondersi all’interno di quel torbido pulviscolo che è la musica, essa stessa emittente di suono, semplice testimonianza di un’unione che ancora una volta si è dimostrata in grado di dipingere suono che si muove e ci muove nello spazio.