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Werner Kitzmüller – Evasion (Valeot, 2011)

La Valeot mi aveva abituato ad un altro tipo di uscite più indie-troniche e in catalogo annovera anche i nostrani Port Royal, con cui il boss stesso dell’etichetta collabora da un po’ di tempo. Ascoltare questo lavoro invece è stata una bellissima sorpresa, dato che Werner Kitzmüller, pur non facendo tremare il terreno sotto ai vostri piedi, è riuscito nell’assemblare un bellissimo disco, profondo ed al tempo stesso molto ascoltabile, senza ricadere in nessun cliché trito e ritrito.

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Tupolev – Tower Of Sparks (Valeot, 2010)

Nome russo come pure uno dei componenti, ma equipaggio in prevalenza austriaco, tanto che si tratta di un disco fatto uscire con una compartecipazione di fondi della fondazione austriaca per la musica (altri paesi amici miei… altri paesi!). Quartetto che vede Peter Holy al piano, Lukas Schoeller all'elettronica, David Schweighart alla batteria e Alexander Vatagin (già collaboratore dei genovesissimi Port-Royal) al violoncello ed al basso.

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She Said What?! – S/T (Marsiglia, 2009)

La genovese Marsiglia del "nostro" Matteo Casari continua nella missione di portare alla luce nuove band locali: una volta pubblicato l'esordio, i vari gruppi vanno poi per la loro strada. Nel caso delle She Said What?! non si tratta di postrock/glitch melodico alla Port Royal (che qui da noi hanno avuto molti epigoni) ma di un gruppo indie rock; il duo femminile composto da basso e batteria suona un rriot punk melodico tra K e Kill Rock Stars, genere non molto distante da quello della loro band precedente, Starfish (omonime del gruppo su Trance Syndicate).

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