Sono passati anni da quando incrociai per l prima volta le produzioni Marsiglia Records. Copertine di carta velina in semplici jewel case, i CD dei Marla, dei Lo-Fi Sucks, degli En Roco, i Port-Royal, i Cary Quant. Ai tempi ospitammo i Lo-Fi Sucks insieme ai the Telescopes nel nostro minuto negozio di dischi chiassose prima di un’esibizione allo Zion ma questa è un’altra storia. Storia però che si ricollega al fatto che, passati venti e più anni Marsiglia è sempre viva e lo sono anche gli En Roco, in splendida forma. Passati attraverso Fosbury Records e Dischi Soviet Studio tornano in qualche modo a casa con un disco che riesce ad accarezzare le nostre anime con i suoi archi, i giri di chitarra e quell’amabile barcamenarsi fra country, jazz, pop italiano e bagnasciuga. Canzoni com carezze, lampi testuali colpi alla forma ed al contenuto, riuscendo a fare del pop di grandissimo livello con testi e produzioni curate e mai banali, senza sembrare altro che se stessi. Non sono andato a riascoltare quanto fatto dagli En Roco per prepararmi all’ascolto ma mi sono invece affacciato online per catturare qualche impressione da recensioni sparsi sui loro lavori precedenti. In diversi casi si imputava al prog€sto di non aver avuto quel gancio, quel colpo per attecchire nei nostri cuori, per diventare dei classici. Non lo so, non credo sia quello che lasciato En Roco aleggiare in questi venti e più anni, credo piuttosto sia stato un merito essere riusciti a lavorare onestamente, disco dopo disco, senza mai perdersi. Credo siano forse state le nostre orecchie distratte da altro ad esserci allontanati da cose semplici e speciali come queste. Ottima musica pop, molto semplicemente: ascoltatevi Osservando il silenzio per dirne una, irresistibile e fresca. Ogni brano si svela come piccola madeleine che ci fa ancheggiare, sorridere, riflettere, intenerire. Come la musica pop ha sempre fatto e dovrebbe sempre fare; sono lieto che questo stia ricapitando in questo momento, quando la mente è ancora lucida per ricordarsi qualche testo ed abbozzare qualche linea vocale, quando altri progetti si stanno trasformando e stanno spiccando le ali (ogni riferimento alle Olympia Mare non è per nulla casuale), all’insegna di semplicità, qualità e cuore. Se riuscite fate un salto a Genova e regalate questo disco per Natale a qualcuno che amate.