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Lee Ranaldo – 22/06/13 Castello Scaligero (Valeggio Sul Mincio – VR)

Dopo una stagione che, nella storica sede di Villa Zamboni, ha messo in fila diversi bei nomi, l’associazione Humus si trasferisce al castello che domina le colline e l’alto corso del Mincio per il concerto dell’ex Sonic Youth (ammesso che la band sia effettivamente sciolta) Lee Ranaldo. Location suggestiva, benedetta da un venticello fresco e da un cielo stellato che fanno da contorno a una serata che si annuncia davvero piacevole. Quello che avremo sarà invece molto di più.

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Luminance Ratio/Oren Ambarchi – Split 7” (Fratto9 Under The Sky/Kinky Gabber, 2013)

La serie di 7″ split dei Luminace Ratio, arrivata alla seconda uscita, imbarca un altro pezzo da novanta, l’australiano Oren Ambarchi, di cui sono certo sia inutile riportare il curriculum. Come già per il precedente lavoro con Steve Roden, ognuno occupa con un brano una facciata del vinile, questa volta rosso e racchiuso nella solita grafica minimale, decorata dalla riproduzione di un dipinto dello stesso Ambarchi.

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Nicola Ratti: Ronin, ma anche Bellows con Ielasi ed una sorprendente carriera solista. L’elettronica che conta.

Come avrete intuito dal titolo Nicola Ratti è il chitarrista dei Ronin, questo lo dico per quelli che non sono a conoscenza delle sue sue cose meno pop, del suo passato con i Pin Pin Sugar e di un presente dedicata al live electronics. Ratti ormai è su dei livelli sorprendenti, potrei dire che insieme ad Andrea Belfi, Giuseppe Ielasi, Claudio Rocchetti, Luca Sigurtà e Alessandro Bosetti, sia uno dei nomi italiani più conosciuti all’estero. Una veloce ricognizione del suo sito (www.nicolaratti.com) potrà chiarire ogni dubbio sul fatto che nulla di ciò che ho scritto risulti esagerato.

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Boris Hegenbart And 19 Artists – Instrumentarium (God/Staubgold/Monotype, 2012)

Boris Hegenbart ha all’attivo un bel numero di dischi e collaborazioni, infatti è attivo sin dal 1996 e da sempre si muove su coordinate sonore che mescolano elettronica e musica concreta, avendo come perno centrale il dub, sia come suono (uso di basse frequenze, senso del ritmo, andamento psichedelico) che come modalità compositiva.

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