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Nicker Hill Orchestra – All The Different Deaths… And Rebirths (In The Bottle, 2009)

Il post rock come il progressive italiano alla fine degli anni ’70? Quanto manca prima che, numericamente parlando, gli attuali epigoni italici dei vari Mogwai ed Explosions In The Sky superino in numero i tanti Garybaldi, Locanda Delle Fate, Raccomandata Con Ricevuta di Ritorno, Fabio Celi E Gli Infermieri? Anche loro tra un ventennio saranno riscoperti e venerati? Oppure diventeranno oggetto di culto in terre lontane, come il Giappone? Ai posteri l’ardua sentenza, per quanto ci riguarda ci limitiamo a segnalare l’ennesima band che va ad ingrossare la schiera dei post rockers nazionali.

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Moving Mountains – Pneuma (Deep Elm, 2008)

Ci sono quelli che detestano mettere riferimenti di altri gruppi nelle recensioni e quelli che per forza di cose li mettono sempre. Con i Moving Mountains – da Westchester, New York – non si sbaglia, anzi si può quasi citarli per plagio nei confronti degli Appleseed Cast (ascoltare 8105 o qualsiasi altra track a caso). Giuro che appena sentiti credevo che Pneuma, il loro debutto, fosse il degno successore di Peregrine o Two Conversations (Mare Vitalis lasciamolo come gemma a parte, che forse è meglio). Parte quindi in salita il disco, perchè certi suoni da un lato vengono con quasi una decina d'anni di ritardo, dall'altro perchè, eufemisticamente parlando, sono assai derivativi. Non a caso la band esce su Deep Elm.

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The Seven Mile Journey – The Metamorphosis Project (Fonogram Agency, 2008)

The Seven Mile Journey è un quartetto danese, qui alla prese con il suo secondo album (il primo risale al 2006). Vale la pena chiarire fin da subito che i nostri qui si muovono negli ormai abusati territori del post rock di stampo epico chitarristico, insomma chi ama perdersi tra atmosfere cinematiche e sognanti, arpeggi, crescendo strumentali, improvvise esplosioni di furore (leggi Mogwai, Explosions In The Sky, Mono, Godspeed You! Black Emperor), troverà qui tutto ciò che cerca, arricchito tra l’altro da contenute parti di piano, mai sopra le righe e ben dosate e amalgamate col resto.

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