Nicola Mazzocca esordisce a suo nome. Buffo da dire, per un musicista che da anni imperversa scaffali, studi e palchi con i suoi Klippa Kloppa (autori di almeno 17 dischi, sto aspettando notizie più precise da Nicola stesso), ma il proprio nome è il proprio nome quindi l’aspettativa è altissima. Chiedo venia, non sono un…
E’ tornato, dopo un silenzio duranto cinque anni, il duo francese. Quando si parla di Justice mi sembra evidente che i riferimenti per mille motivi vadano verso gli scomodi Daft Punk che tutti cerchiamo di non citare per non scadere nell’ovvio. Visto comunque il livello raggiunto dai cugini cattivi Gaspard Augè e Xavier De Rosnay…
Senza pretese di essere esaustivi, un rapido excursus su quanto ci è capitato davanti agli occhi (e nelle orecchie) in questi mesi. Non molti nomi, in effetti, un po’ perché le vacanze sono pur sempre vacanze, un po’ perché la proposta in giro non è che fosse propriamente imperdibile: sono mancati gli appuntamenti che, a nostro parere, valessero l’ormai alto prezzo della benzina. Mesi di magra, dunque, non solo dal punto di vista meteorologico. …
Colpito dalla visione di Drive, mi sono chiesto quanto a volte un buon film possa diventare quasi un capolavoro se azzecca la colonna sonora giusta. In un buon momento cinematografico e musicale per lo sci-fi, stupisce l'album di debutto di Polinski aka Paul Wolinski, già alla chitarra e ai sintetizzatori con i 65daysofstatic. Armato di laptop e qualche piccolo synth, nelle interminabili pause del tour col gruppo e nelle stanze di alberghi e tuguri, è nato Labyrinth, come via di fuga o fantomatica colonna sonora di un videogioco che mescola, con un salto spazio temporale azzardato, Mario Bros con Call Of Duty. Un progetto, nato in sordina che ha fatto parcheggiare momentaneamente la voglia di affrontare l'ultimo, colossale, M83. …