Sun Cousto: Dalla Svizzera al mondo e ritorno

Qualche giorno fa, sorpassando qualche problematica tecnica, sono riuscito ad intervistare una delle band che più negli ultimi anni mi hanno intrigato ed emozionato. Si tratta delle Sun Cousto, duetto formato dalle musiciste ed attrici teatrali Isumi Grichting, chitarra e voce e Julie Bugnard, batteria e voce. Tornate con il loro secondo disco dopo il fulminante esordio Satan and I Walk Under A Rainbow, un 7” ed un ep di canti natalizi insieme ad Elvis Aloys scambiamo quattro chiacchiere dopo l’ascolto di Imaginary Girl, appena pubblicato da Chrüsimüsi Records.

SODAPOP: Salve Julie, Salve Isumi, grazie mille per la vostra disponibilità! Ci eravamo sentiti la prima volta nel 2022 Io sono rimasto assolutamente stregato dal vostro debutto e finalmente è arrivato anche il seguito. Volete spiegarci come siete arrivate a questo punto? In questi anni è cambiato qualcosa a livello di riferimenti?

SUN COUSTO: Ormai è già passato del tempo. Abbiamo iniziato a provare nel 2107 mentre nel 2018, l’anno successivo, con i primi concerti. Dobbiamo dire che l’approccio in realtà è rimasto sempre lo stesso. Ascoltavamo ed ascoltiamo Beat Happening e Raincoats soprattutto, anche se forse qualche anno fa eravamo maggiormente interessate alla scena garage rock, ma ascoltiamo molte cose, dal punk a diverse uscite europee. Tutto quello che ci entra e che ci arriva viene elaborato al punto giusto; c’è sempre la volontà di fare le cose alla nostra maniera, con dei riferimenti di base ed influenze che vengono filtrate e rimasticate.

SODAPOP: Essendo svizzere e francofone che tipo di scelta espressiva avete fatto? Di base la vostra lingua è in inglese, esterofilia o c’è altro dietro?

SUN COUSTO: No. Abbiamo comunque una bella differenza rispetto ai gruppi anglosassoni che è la pronuncia che tradisce la nostra francofonia e la libertà nell’utilizzarlo anche. Il fatto che l’inglese non sia la nostra lingua materna ci permette di tradirla, di essere più rudi e dirette. Lo utilizziamo in maniera molto francese credo! Abbiamo comunque sperimentato e fatto delle canzoni in tedesco, francese, italiano e giapponese, ci piace testare le lingue e non abbiamo una chiusura in quel senso.

SODAPOP: Oltre alle Sun Cousto siete impegnate anche in altri progetti oppure è l’unica vostra forma espressiva musicale?

ISUMI: No, Abbiamo iniziato come Sun Cousto ormai da anni ma Julie suona anche come Sissy Souvenirs ed è nella formazione degli Augenwasser (insieme ad Elias Raschle, che ha registrato la maggior parte dei brani dell’album ed ha mixato l’intero lavoro), mentre io suono anche con Elvis Aloys e con i Leopardo.

SODAPOP: In che formato è uscito l’album e perchè?

JULIE: Cassetta e vinile, stampate entrambe dalla Chrüsimüsi Records di Elias Gamma. Entrambi i formati, sia LP che MC, mi trasmettono delle storie e sono legate alla nostra cultura ed alla nostra crescita, sono anche legate alla mia tradizione e la scoperta della musica, poi sono entrambi belli visualmente e per il vinile sento anche una differenza musicale. La cassetta poi non è molto cara a livello produzione ed è un oggetto bello e divertente. Dietro ad essa c’è comunque tutta una storia legata all’indipendenza della registrazione ed alla creazione delle proprie cassettine e delle proprie selezioni. Il digitale è sempre a disposizione e quindi anche i feticisti del CD potranno passare da lì volendo per crearsi i propri!

SODAPOP: Nelle sessioni di Imaginary Girls siete state accompagante da diversi musicisti, per quanto riguarda il tour a sostegno dell’album sarete comunque solo voi due oppure avete in mente qualche sorpresa? Dove vi esibirete? Qualche passaggio a sud in previsione?

ISUMI: Sì, nonostante l’aiuto di diverse persone sul disco sul palco ci saremo soltanto Julie ed Io, nella nostra essenzialità! Dal 6 al 23 maggio saremo in tour in Svizzera, poi avremo una data a Stoccarda per fare poi cinque date in Francia. Per ora purtroppo non abbiamo preventivato nessun passaggio al sud delle Alpi, speriamo di riuscire a farlo al più presto.

SODAPOP: Come funziona la musica dal vivo nella vostra zona? Ci sono possibilità per gruppi come i vostri di suonare? Che tipo di attenzione avete da parte dei media?

SUN COUSTO: Per i gruppi diy è possibile entrare in qualche circuito e suonare in giro, anche aprendo per gruppi stranieri o comunque più grossi. Per quanto riguarda i media spesso c’è più attenzione da parte dei media esteri rispetto a quelli locali, oltre a questa intervista infatti per ora tutti gli approfondimenti che abbiamo avuto sono arrivati dalla Francia. Può capitare di passare qualche volta sulla radio svizzera francofona ma senza continuità. A livello musicale invece abbiamo comunque l’impressione di far parte di una scena svizzera che si muove bene, ci sono veramente molti progetti validi con i quali ci piace condividere ascolti e palchi!

SODAPOP: Avete per caso qualche nome da farci?

SUN COUSTO: In realtà poi alla resa dei conti è sempre difficile trovare dei nomi quando te lo chiedono, pur rimanendo spesso sorpresi dalla qualità delle proposte. DI sicuro Purpur Spytt (Già membra delle Batbait, ve ne parlammo qui: ) è molto brava, tutti i gruppi losannesi, Augenwasser sono soltanto i primi che ci vengono in mente.

SODAPOP: Come Sun Cousto avete dei sogni futuri?

SUN COUSTO: Mah, in realtà più che sogni abbiamo dei progetti. Concretamete tra gli album ci sono stati molti anni, molti concerti e molto spazio fra una cosa e l’altra. Abbiamo già scritto molti brani, cose diverse sulle quali ci piacerebbe concentrarci, oltre che allo sviluppo delle nuove idee che ci sono arrivate negli ultimi tempi. Di sicuro ci piacerebbe allargare il nostro raggio d’azione, collaborando con label estere ed organizzando concerti fuori dalla Svizzera e dall’Europa. Cosa non semplice, di sicuro non sarà facile arricchirci con la musica che facciamo!

SODAPOP: L’ultima volta che ci eravamo sentiti ricordo foste in partenza per il Giappone, che esperienza è stata?

SUN COUSTO: Un’esperienza bellissima! Abbiamo suonato 12 date in tre settimane con diverse band molto interessanti, soprattutto M.a.z.e. (dei quali Isumi indossa una t-shirt, qui per qualche sguardo sulla loro discografia: https://m-a-z-e.bandcamp.com) e Kagami (https://kagami.bandcamp.com).


SODAPOP: Kagami?

ISUMI: Sì, ah, e vero, sei italiano! (momento poetico di traduzione nippo-francese fra Isumi e Julie per la nomea scatologica della band, ndr.) Sono bands molte attive nel circuito diy, con autoproduzioni, stampe e tutto quello che sta intorno alla creazione ed alla produzione della musica…sarebbe molto bello rifarlo e ritrovarci! È bellissimo suonare con gruppi che si amano e si apprezzano pur essendo così lontani gli uni dagli altri…

SODAPOP: grazie mille Sun Cousto, è stato veramente un piacere!!

SUN COUSTO: Anche per noi Sodapop, grazie di tutto!

PS: Difficile non concordare con le Sun Cousto sulle lontananze e vicinanze stilistiche e di cuore, soprattutto ascoltando la loro nipponica Parents in coda al disco Imaginary Girls, che mischia giapponese ed italiano in maniera formidabile…