Solo di lunedì si parla con il martire del fine settimana. Intervista coi Weekend Martyr

Con l’uscita di Gastrin, terzo disco dei Weekend Martyr fuori il 26 gennaio, ho approfittato di un post-pizza della band per farci quattro chiacchiere e presentare al meglio i tre toscani, Riccardo, Elia e Giulio Maria.

SODAPOP: Salve ragazzi. Siete al terzo disco, quello che una volta era il disco della conferma. Le band che ci arrivavano erano fondalmentalmente a posto ed avevano successo. Voi come vi sentite? Siete soddisfatti del risultato?

WM: Di questo sì! Della lavorazione del disco sicuramente sì. L’esperienza in studio con Marco Fasolo è stata bella, comunque…importante, formativa.

SODAPOP: Non siete comunque di primo pelo, da quanto tempo suonate?

RICCARDO: Allora..io ed Elia, che suoniamo insieme praticamente da sempre, abbiamo avuto svariate band però ti risparmio i dettagli, diciamo che come Weekend Martyr è dal 2019. Meglio, il primo disco è del 2019 quindi 2018.

SODAPOP: Il primo ricordo musicale di ognuno di voi qual è? Se doveste pensare alla musica, cosè la prima cosa che vi viene in mente?

WM: Allora, diciamo quello che poi ti ha dato il via…allora, parto io perché ce l’ho ben chiaro ed è sicuramente Rocket to Russia dei Ramones, che ho scoperto perchê un ragazzo del mio palazzo aveva una maglietta dei Ramones, io ero piccolo e cercai su YouTube chi erano e da lì partì il tutto.

SODAPOP: Il fatto di essere stati piccoli quando YouTube c’era è stato un bel vantaggio comunque!

WM: Penso proprio di sì..anche perché su YouTube c’è veramente tuto, mentre su Spotify no…

SODAPOP: Da quanto esisterà YouTube?

WM: Io penso dal 2006, no…forse le prime…mah, diciamo che è diventato superpopolari nel 2010 circa.

SODAPOP: Ok, per tarare un pochino le risposte voi di che anni siete?

WM: Allora, Io (Riccardo) 1997, Elia 1996 e Giulio Maria 1995. ’95, ’96, ’97.

SODAPOP: Perfetto, allora…Rocket to Russia dei Ramones e qui ci siamo, poi?

ELIA: Bon, un pezzo in particolare non te lo saprei dire, però ecco, sicuramente Jimy Hendrix, quello che mi ha fatto dire “ok, voglio fare quello, voglio provarci!”.

GIULIO MARIA: A me i primi ascolti in generale che mi vengono in mente ti direi musica italiana, Paolo Conte credo possa essere il nome giusto..

SODAPOP: Sempre rimanendo sugli ascolti, prima di iniziare a suonare, il periodo poster in cameretta. Il vostro idolo musicale chi era? A chi vi ispiravate? Chi era quello che vi aveva detto..

WM: Il poster ce l’ho ancora in camera ed è Kurt Cobain. Io, io…forse tutti e tre mi sa! Sì, sì, tutti e tre Kurt Cobain!

SODAPOP: Ci sta come punto cardine, Kurt Cobain ha fatto per bene il suo. Scoperto quando?

WM: Alle medie diremmo, a dieci, dodici anni più o meno…

SODAPOP: Son passati 5, no 6 anni dal vostro disco, cos’era, 2019?

WM: Sì, il primo disco è del 2019, poi ce n’è stato uno che è un po’ fantasma, quello che è uscito in pandemia. Non ci piace neanche tanto citarlo! È uscito nel 2021, autoprodotto da noi durante la pandemia, con la prima scheda audio a più canali perché prima ce n’era solo due e poi n’abbiamo prese da otto. È uscito con l’etichetta che ci aveva fatto uscire il primo disco, Aloch Dischi. Esiste, è andato un po’ così per via della pandemia ed anche in una situazione generale nostra come band dove non sapevamo bene dove andare e cosa stavamo facendo dopo il primo disco. Erano periodi particolari in generale diciamo e quindi l’abbiamo fatto uscire così autiprodotto. Se devo esser sincero per me il secondo disco vero della band, penso anche Elia, è questo che deve uscire.

SODAPOP: Giulio Maria è entrato in questo ultimo disco, è corretto? Nel secondo non c’èra ancora?

WM: No, no, lui è arrivato addirittura in corsa del terzo disco…anzi no, mentre lo stavamo registrando lo abbiamo conosciuto. È entrato nella band diciamo come membro live perché non c’era proprio il tempo materiale ne la concretezza pratica per poterlo portare con noi in studio a Brescia dove siamo stati! Io glie l’avevo anche proposto però aveva appena iniziato ed era un po’ troppo..ha preferito così

SODAPOP: Toccherà aspettare il quarto disco per sentirlo in studio allora…

WM: In realtà eravamo, fai conto il weekend della befana, 4/5/6 abbiamo già registrato delle take, delle pre-produzioni, una sessione di cinque brani che saranno già un disco, boh, il nostro quarto probabilmente.

SODAPOP: Gastrin lo avete registrato in che periodo?

WM: Ottobre 2022, sì.

SODAPOP: Quindi nei tempi di registrazione e pubblicazione buoni! Tantissimi registrano e ci mettonon una vita e mezza a pubblicare il disco…

WM: Guarda, siamo stati fortunati ad aver conosciuto Cris di Gigiabooking che ci ha dato una bella mano con tutto. Non soltanto con le date ma appunto con la pubblicazione, ci è stato dietro veramente tanto ed è un grande devo dire. Diciamo che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo e boh, nel giro di sei mesi abbiamo fatto praticamente tutto poi.

SODAPOP: Quello delle conoscenze è una cosa che volevo esplorare perché ho visto di Cris, Luca Tab_ularasa, Giacomo Laser, avete dei personaggi abbastanza bizzarri intorno a voi che non è scontato vederli in questo senso, anche perché ascoltandovi siete personali ma molto differenti dai loro mondi e dalle loro mattate. In che ambito vi muovete? Come avete fatto a raggiungerli?

WM: Beh, con ognuno c’è ovviamente una storia personale che…non che siano cose che non si possano dire ma proprio coincidenze personali e poi, secondo me boh, quello che ci muove è quello che è figo, che è ganzo lo andiamo a cercare e se funziona e se noi piacciamo a chi ci proponiamo è tutto di guadagnato, si vince entrambi e nasce una bella collaborazione. Siamo stati molto fortunati per esempio secondo me quando abbiamo sentito Marco Fasolo per la prima volta in chat su messenger, facebook a caso. Gli ho inviato le demo e mi ha risposto davvero. Non che non avesse dovito però credo gli arrivino 300 demo di gruppi X ed invece ci ha ascoltati e da lì è partita. Con Giacomo abbiamo degli amici in comune e da lì è partita: mi è sempre piaciuto quello che faceva a livello di video, anche musicalmente, ma qui abbiamo collaborato a livello di video. Luca è stato anche un incontro casuale…Facebook, poi ci siamo visti di persona ad un concerto suo al Rifugio, poi ci siamo scambiato indirizzi, CD e quelle cose che succedono ai concerti. Comunque è tutto veramente bello e se questo team riuscisse ad andare avanti per noi sarebbe soltanto un piacere.

SODAPOP: Il risultato c’è e si vede! Il disco è molto molto bello. Io ho poi scoperto, quando Cris mi aveva mandato il disco ma non lo avevo ancora ascoltato, dell’uscita del disco di Tab_ularasa & the Sgrollers. Sempre roba vostra, giusto?

RICCARDO: Roba di Luca, dove io ed Elia abbiamo suonato basso e batteria ed abbiamo registrato alla sala prove, allo studio nostro a Livorno e tra l’altro ora a gennaio ne facciamo un altro, un altro più acustico. Più acustico insomma, con delle sonorità un po’ più…ha detto Luca “da caminetto ed un’altra roba…da ciabatte e caminetto!”

SODAPOP: Beh perfetto! Copertina e vin brulée…

RICCARDO: Sì, sì..parecchio legato alla stagione secondo me.

SODAPOP: Giusto, basta che poi non lo facciate uscire ad agosto però poi!

WM: No, no, fai conto che con Luca, quello che è stato registrato e mixato in due giorni, il terzo giorno, che era un lunedì era già fuori su bandcamp.

SODAPOP: Perfetto, allora siamo a posto! Ma gli Sgrollers esistono solo con Luca o è un altro progetto reale?

WM: No, no, sono nati con Luca, tipo Nick Cave & the Bad Seeds. Per una data a livorno che abbiamo fato, le prove il giorno prima e poi via!

SODAPOP: Del resto le note son sempre sette, quelle sono!

WM: Anche tre! Con gli Sgrollers difficile arrivare alla quarta!

SODAPOP: Weekend Martyr invece. Chi è il martire del fine settimana? Perchè

WM: è un archetipo, è un archetipo, ideale! È un archetipo ideale…boh, non lo so, quando l’avevo inventato…non me lo ricordo neanche bene, sicuramente c’era una canzone degli MGMT che è Weekend Wars che mi ha ispirato, poi Martyr pensavo un po’ alla condizione nostra, mia, un po’ in generale…post-adolescenza dove nel fine settimana insomma si dà tutto, nel senso di sostanze, alcool eccetera. Un nome un po’ adolescenziale e goliardico che però è rimasto.

SODAPOP: Non si è mai trasformato però in Weekend Martyr ma è rimasto sempre uno, quindi non siete voi…

WM: Sì perché con la S ci sembrerebbe un po’ come per dire “Ehi, ciao, siamo noi” invece così resta un ideale, è un singolo, uno e trino.

SODAPOP: La copertina invece: la fazza del bimbo che sembra stia volendo in cielo, chi è? Cos’è?

WM: è un nostro amico, semplicemente la sua foto che è una sua foto ritagliata di lui da piccino semplicemente. Una foto fatta da sua mamma, Yamato, che ha origini giapponesi, mentre lui è Nicola. Una foto che proprio lei aveva tagliato, ritagliata la faccia, un focus sulla faccia.

SODAPOP: Ho avuto il sospetto per giorni che fosse Tyler the Creator, non so perché…

WM: Tyler the Creator? Ah, ma ce l’ha copiata lui..sì, sì, è lui che ce l’ha copiata. In effetti ci copia tutto da anni!

SODAPOP: Voi avete registrato il primo disco con Niccolò degli Appaloosa ed il terzo con Marco, già Jennifer Gentle, due musicisti abbastanza delineati. Sono musicisti abbastanza riconoscibili in quello che fanno, che è diverso da quello che fate voi ed insieme esce ancora altro. Ascoltando il vostro primo disco e questo, conoscendo gli Appaloosa e Marco sono cose altre ancora. È una cosa positiva, sembra che siano in grado di tirar fuori da voi alcune cose che non sembrano emanazioni del loro stile come produttore e fonico. Probabilmente non è una domanda ma una fisima mia.

WM: Ora che mi ci fai pensare è vero, comunque son delle robe…magari Marco c’è delle cose, ma Niccolò quello che produce lui come Appaloosa è molto differente. Poi però da quello che mi disse uno dei suoi dischi preferiti è uno dei Pixies quindi ce l’ha quel vissuto lì anni ’90. Quel rock lì che poi si mischia al glam in realtà ce l’ha,poi magari siamo stati capaci di risvegliare quelle cose lì, il che è bello.

SODAPOP: Il che è sensato perchê se si va ad imporre una visione che è del produttore e scompare quello della band ha poco senso. Così mi sembra invece che escano delle cose che immagino fossero quelle che voleste dire voi.

WM: Sì, sì, molto molto libere entrambe le esperienze, anche se a distanza, con evoluzioni, cambiamenti fra di noi abbiamo sempre avuto carta bianca ed è stato molto molto bello…cioè è come avere…registrare quest’ultima esperienza con Marco è stato come avere un upgrade notevole. Nel senso, noi abbiamo fatto quella roba lì ma cera qualcuno che sapeva veramente come fartela fare bene, una cosa potente.

SODAPOP: Che è il senso del produttore, colui che ti permette di fare quello che hai in mente ma che non sai come fare nella realtà.

WM: Ha superato proprio le aspettative.

SODAPOP: Adesso ipotizziamo…il disco esce a gennaio, a settembre avete venduto un paio di milioni di cose e vi offrono di andare in studio con un produttore a vostra scelta, senza problemi di budget. Con chi fate il quarto disco?

WM: Steve Albini? Steve Albini…no, steve Albini ci manda a cagare. No, sai da chi? Che c’ha uno studio ed ora le produzioni le sta facendo per il su’ figliolo? Dean Ween degli Ween! Subito, d’accordo, bello scoppiato! Dean Ween degli Ween!

SODAPOP: Sarebbe un colpaccio, tenetevi lì l’idea, funzionasse uscirebbe un’altra bomba! Gastrin, che cos’è?

WM: Allora, Gastrin è stato un po’..non a livello di musica e di canzoni ma anche in altri ambiti diciano che abbiamo avuto delle cose un po’ da digerire e quindi boh, è molto viscerale e gastrin mi veniva in mente una parola simile, quando mi metto lì provando ad inventare parole per vedere come ci stiano…poi sono andato a controllare e c’era un’assonanza con Gastrin che è una roba dei succhi gastrici, una ghiandola che secerne e che ci stava bene con il fattore della digestione e delle viscere.

SODAPOP: Beh, un album è comunque qualcosa di elaborato internamente e poi partorito. Si ha sempre il dubbio, fino a quando non lo ascolti, che possa essere un capolavoro od una stronzata e quindi ci sta anche il percorso gastrico. Da parte mia è un bel disco e quindi opto per la prima strada!

WM: Bene, grazie davvero!

SODAPOP: Avete altro da comunicarci?

WM: Provate a chiamarci per venire a suonare da voi e comprateci magliette e CD! Questo è un grande messaggio!