Postit – Mumble (Autoprodotto, 2009)

postit

Postit, sei ragazzi da Campobasso che si autoproducono un buon esordio per gli amanti dello struggimento strumentale da cameretta e della psicadelia non psicotropa: tu chiamalo, se vuoi, post-rock. Tante idee, buona sezione ritmica, qualche riff azzeccato, tastiere che cercano l’effettaccio, pianoforte (il difetto maggiore: diomio, che suono) quasi onnipresente che più che a Chicago pare di stare ad una serata con Smaila alla Capannina, strutture e soluzioni che rincorrono melodie e stupori "prog" ma s’arenano a un passo dalla canzonetta (sì: sentite e ditemi, per esempio, se faticate ad immaginare la Pausini che vocalizza gagliarda sulla prima parte di 3nb).
Eppure, c’è anche del buono (l’insieme ha una sua innegabile originalità): sono i paradossi del "post", dannatissimo contenitore tritatutto.
Avanti il prossimo.